Giochi di Orobea”, l’opera lirica "made in Valtellina" che celebra le Olimpiadi
"Come l'Aida di Verdi": presentata a Milano la produzione dell’Orchestra Antonio Vivaldi che porta sul palco valori olimpici, diversità e inclusione. Debutto il 6 dicembre al Teatro Sociale di Sondrio. Come acquistare i biglietti
Se l’Aida riuscì a imprimere in musica la grandezza del suo tempo, I Giochi di Orobea prova oggi a dare voce all’attesa di Milano Cortina 2026, intrecciando miti, diversità ed emozioni. Presentata ufficialmente a Milano, la nuova opera lirica ideata dalla valtellinese Orchestra Antonio Vivaldi celebra l’avvicinarsi delle Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali, trasformando in musica l’energia e le storie che accompagneranno i prossimi mesi.
A Palazzo Lombardia, alla presentazione sono intervenuti l’assessore a Enti locali e Montagna Massimo Sertori, il presidente Attilio Fontana, il direttore artistico e musicale Lorenzo Passerini, il compositore e librettista Andrea Portera, le registe Stefania Giorgia Butti e Livia Lanno, il presidente della Provincia di Sondrio Davide Menegola e Domenico De Maio, direttore Education & Culture della Fondazione Milano Cortina 2026. Composta dal M° Andrea Portera e diretta dal M° Lorenzo Passerini, l’opera racconta lo spirito olimpico con un linguaggio contemporaneo e inclusivo.
“I nostri Giochi Olimpici – ha sottolineato il presidente Fontana – avranno, come accaduto per l’apertura del canale di Suez, per cui fu commissionata ‘Aida’ a Giuseppe Verdi, la loro opera. Una produzione con un’orchestra lombarda, giovane, e che racconterà i nostri territori, da Milano alla Valtellina, con le loro bellezze e storie da scoprire e conoscere”.
“Come Regione – ha aggiunto Sertori – abbiamo subito convintamente sostenuto il progetto dell’Orchestra Antonio Vivaldi perché ‘I Giochi di Orobea’ è un’opera che coniuga cultura e valori, che celebra lo sport e i territori che ospiteranno i Giochi Olimpici invernali 2026. E siamo di fronte a un’opera che parla della Lombardia e della Valtellina, in un’ambientazione da fantasy, ma con attenzione alle nostre storie e alle nostre peculiarità anche negli abiti e nelle scenografie”.
La narrazione segue cinque “campioni”, impegnati a conquistare la sacra fiaccola del Dio Alpime – anagramma di “Olimpiade” –, ognuno portatore di una diversità spesso discriminata: età, genere, orientamento sessuale, etnia o religione, disabilità. Un viaggio umano attraverso prove, paure, divisioni e rinascite, fino a trovare nella pluralità un punto di forza. “La diversità è forza” è il messaggio centrale dell’opera, che porta in scena divisione, sacrificio e redenzione.
“Orobea – ha spiegato Andrea Portera – è l’opera che tratta la psiche moderna e porta in scena le principali problematiche sociocomportamentali del presente, attraverso la prospettiva dell’intelligenza emotiva applicata alla musica, tesa a superare le barriere della razionalità e affondare nell’inconscio”.
“Vogliamo un’opera che emozioni, che parli alle nuove generazioni, e che racconti come la musica e lo sport condividano la stessa energia vitale: unire, superare, rinascere” ha aggiunto il direttore artistico Lorenzo Passerini.
Il team creativo è interamente giovane: la regia è di Stefania G. Butti e Livia Lanno, le scenografie sono firmate da Lorenzo Mazzoletti, i costumi da Giulia Bonuccelli, le luci da Giulia Bandera. “In un’arena di ghiaccio e spirito – hanno sottolineato le due registe – Orobea intreccia mito e sport, sacrificio e rinascita. I giochi diventano rito di unione, specchio della nostra stessa collaborazione registica: due sguardi che si fondono in una sola comunità creativa”.

L'opera
L’opera, ambientata in una città alpina simbolo di diversità e rinascita, debutterà in prima assoluta il 6 dicembre 2025 al Teatro Sociale di Sondrio, con prova aperta al pubblico il 5 dicembre. “Sono anche contento – ha osservato Sertori – che il debutto ufficiale sarà proprio a Sondrio, una cornice ideale per ‘I Giochi di Orobea’, e un modo per omaggiare i territori che ospiteranno le competizioni olimpiche. Le due prove aperte del 5 dicembre daranno l’occasione a scuole e pubblico di conoscere meglio quest’opera”.
Il progetto, sostenuto economicamente dalla Provincia di Sondrio e supportato da partner privati come Autotorino e Iperal, si inserisce nel percorso dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026, la piattaforma multidisciplinare che accompagnerà il Paese verso i Giochi Olimpici e Paralimpici, in programma dal 6 al 22 febbraio e dal 6 al 15 marzo 2026, valorizzando il dialogo tra arte, cultura e sport.
“I Giochi di Orobea rappresentano un contributo prezioso all’Olimpiade Culturale” – ha commentato Domenico De Maio. “Quest’opera mette al centro la diversità come valore, la cultura, come spazio di incontro, e la creatività come forza capace di unire territori e comunità. È un esempio concreto di come la cultura possa accompagnare il percorso verso i Giochi, amplificando il loro impatto educativo e sociale”.
“Sostenere un’opera come ‘I Giochi di Orobea’ – ha affermato il presidente della Provincia, Davide Menegola – significa riconoscere che cultura e sport sono due facce della stessa ambizione: raccontare chi siamo e dove vogliamo andare. Abbiamo scelto di accompagnare questo progetto perché parla alla nostra comunità e al pubblico olimpico con un linguaggio nuovo, inclusivo, capace di valorizzare il territorio e le sue energie creative”.
Dopo la prima di Sondrio, l’opera sarà in scena anche al Teatro “Gaber” di Milano il 4 febbraio, alla vigilia dell’inaugurazione dei Giochi.
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“I Giochi di Orobea”, l’opera lirica che celebra Milano Cortina 2026 "made in Valtellina"
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