martedì 9 luglio 2024

Teatro Lirico di Cagliari. Solo musica di impronta 'meloniana': nostri compositori 'patrioti', salvo che per balletto e operetta. Nostro commento

 


I grandi compositori italiani per nuova stagione Lirico Cagliari© Provided by ANSA

 Adriana Lecouvreur, poi Il pipistrello, La Gioconda, Il Barbiere di Siviglia, La Wally, La Favorita, Aida, Tokyo Ballet, La bella addormentata. Il Teatro Lirico di Cagliari punta sulla grande lirica italiana con titoli di chiamata( ?) ma anche opere "nascoste" meno eseguite.

Protagonisti sei fra i più significativi compositori dell'800 e '900: Rossini, Donizetti, Verdi, Ponchielli, Catalani e Cilea. Sono le linee guida della nuova stagione di Lirica e balletto del teatro guidato da Nicola Colabianchi, presentata questa mattina con il sindaco Massimo Zedda, presidente del consiglio di indirizzo che sarà rinnovato a fine anno, e la neo assessora alla Cultura Maria Francesca Chiappe. "Si punta a una varietà nel cartellone per educare il pubblico alla conoscenza con opere importanti ma poco presenti nei palinsesti, alcuni mancavano da Cagliari da oltre un secolo", ha messo in evidenza Colabianchi.

In cartellone, dal 25 ottobre al 20 luglio, sette opere e due balletti, un titolo in più, proposte di gran richiamo rossiniane e verdiane come Il Barbiere di Siviglia, celeberrimo melodramma buffo e poi uno dei melodrammi più amati e popolari della storia della musica: Aida, nello storico allestimento del Teatro Giuseppe Verdi di Busseto, geniale per il particolare ed intelligente uso dello spazio scenico di Franco Zeffirelli. Ancora, uno dei grandi balletti classici La bella addormentata, l'amata operetta di Strauss Il pipistrello, il ritorno della grande danza contemporanea: The Tokyo Ballet, uno dei massimi esempi della tradizione coreografica d'autore.

Titolo di apertura Adriana Lecouvreur, l'opera più celebre di Francesco Cilea. Nel cast il soprano Fiorenza Cedolins e il tenore Marco Berti. È uno dei due nuovi allestimenti del teatro assieme a La Wally che annovera nel cast il tenore Marcelo Alvarez e sul podio il maestro Lu Jia, direttore musicale dell'opera di Pechino. L'opera di Alfredo Catalani ritorna a Cagliari dopo 115 anni, la prima fu nel 1910 al Civico. Manca dal 1910 anche La Favorita di Donizetti col ritorno di Beatrice Venezi sul podio e il tenore Antonino Siracusa. Completa il cartellone La Gioconda di Amilcare Ponchielli. (ANSA).


                                                        *****

Colabianchi non si smentisce, nel firmare  quello che certamente sarà il suo ultimo cartellone da sovrintendente a Cagliari, neanche dopo il cambio di colore politico ai vertici di Comune e Regione,  e non smentisce neanche la sua incrollabile fede nel credo meloniano: prima l'Italia e gli Italiani. 

L'assunto potrebbe anche essere encomiabile se solo tenesse presente che ogni sera il suo non piccolo teatro deve riempirlo, e tale risultato si ottiene con la qualità delle proposte e con il repertorio. Per l'uno come per l'altro caso la programmazione di Colabianchi fa cilecca; e l'intento di voler educare il pubblico Colabianchi lo lasci ad altri.

 I titoli in cartellone che farebbero risentire opere ascoltate di rado, vanno bene per un pubblico affezionato, che conosce e straconosce il grande repertorio - e non è il caso di Cagliari. Che, tuttavia, negli anni ha fatto spessissimo leva su titoli desueti,  ma solo in apertura di stagione, per godere delle luci della critica italiana che nel resto della stagione si spengono sul teatro isolano. Perciò il prossimo cartellone si configura più come quello di un festival 'di cose rare', che quello di una Fondazione lirica.

 E sempre per tornare all'incrollabile fede meloniana di Colabianchi, vale la presenza, ormai fissa a Cagliari, di Beatrice Venezi, sul podio per un'opera della quale non c'è grandissima tradizione e dunque la giovane  ma scarsa direttrice può rischiare meno. E 'notizia'  - se è ciò che si vuole - potrà sempre farla, se non per contestazioni - come da più parti e non per la sua fede politica, bensì per la sua inefficienza direttoriale le toccano - con le sue mise eccentriche e fuori luogo, specie quando è dentro la buca d'orchestra. (Pietro Acquafredda)

Nessun commento:

Posta un commento