venerdì 26 luglio 2024

Teatro Massimo di Palermo. I sindacati sul piede di guerra per le norme e la riforma annunciata da Sangiuliano( da Live Sicilia)

 

Teatro Massimo e nomine

In ballo la poltrona di sovrintendente

PALERMO- I sindacati Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom – Uil e Fials-CISAL hanno scritto una lettera al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, al presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, al sindaco di Palermo Roberto Lagalla e al sovrintendente del Teatro Massimo, Marco Betta sulle future nomine della governance della Fondazione e al consecutivo riordino del comparto lirico.

“In merito ai recenti articoli – spiegano Fabio Maggio, Francesco Assisi, Giuseppe Tumminello e Antonio Barbagallo – sulle nomine della futura governance della Fondazione Teatro Massimo e più in generale il riordino del settore delle Fondazione lirico-sinfoniche, precisiamo che il governo nazionale starebbe lavorando su di un imminente decreto legislativo sul nuovo codice dello spettacolo che accentrerebbe i poteri al ministero della Cultura tramite il controllo delle figure nominate da questi, in netta controtendenza con la rivoluzione costituzionale appena approvata dalle Camere meglio conosciuta come autonomia differenziata”.

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“In tutto questo – aggiungono – nell’articolo in oggetto, non vi è traccia degli impegni presi da parte del ministro subito dopo la sua nomina nel portare le Fondazioni lirico sinfoniche a 15, nell’istituire altri 2 corpi di ballo nazionali (magari rendendo un vero corpo di ballo quello palermitano), né delle 2 orchestre giovanili nazionali, naturalmente ampliando gli esigui finanziamenti per il settore”.

“In questo scenario il rinnovo del contratto nazionale firmato a fine 2023 continua ad essere fermo in qualche ufficio ministeriale senza che nessuno sappia dare tempi e risposte certe sull’esito di una contrattazione che, a giudicare dalle ricadute sui lavoratori e lavoratrice del settore, di certo non resterà negli annali come il più memorabile”.

“L’autunno prossimo venturo – concludono – non vedrà le parti sociali spettatrici dell’immobilismo gestionale che sta caratterizzando la fase nella quale ci si sta trovando da sin troppo tempo. Pertanto, qualora gli impegni presi dalle parti venissero ancora una volta disattesi, al rientro dalle ferie di agosto, le organizzazioni sindacali si riservano di indire l’assemblea generale dei lavoratori per stabilire le iniziative di lotta da intraprendere”

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