La Russa, oggi, parlando alle Camere, in occasione della ben nota 'cerimonia del ventaglio' ha accennato a due fatti. Per primo alla diffusione, inutile ribadirlo, dell'antisemitismo: "la senatrice Liliana Segre - ha detto - non deve temere, niente paura, la difenderei per primo, se ce ne fosse bisogno"
Poi come si fosse pentito di tanta magnanimità e di pubblica dichiarazione di antifascismo, è inciampato volontariamente nel neofascismo, duro a morire, quando ha parlato dell'aggressione di esponenti di Destra ( Casapound, addirittura anche un dirigente dell'organizzazione) ai danni del giornalista de La Stampa, Andrea Joly.
Ha condannato l'aggressione, unendosi al coro sia degli antifascisti convinti e democratici, sia di quelli che fascisti restano sempre nell'intimo e, all'occorrenza, fingono di non esserlo.
"Ma poi - ecco il neofascismo del Presidente del Senato - devo ANCHE dire che, certamente i giornalisti devono fare il loro mestiere, ma devono stare attenti a certi comportamenti ( poco ci è mancato che aggiungesse 'provocatori). Ho letto - ha aggiunto - che il giornalista de La Stampa, (picchiato da quei mascalzoni energumeni e farabutti) non si è mai dichiarato".
La Russa le sembra normale questa sua postilla che fa tornare in mente i manganellatori del suo partito d'elezione che per entrare in azione, una volta, tiravano in ballo inesistenti provocazioni? Adesso a loro si unisce anche Lei, che dimentica troppo spesso di essere il Presidente del Senato, quando tenta vergognosamente di giustificarne l'operato squadrista.
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Meloni, Piantedosi fateci vedere, i responsabili sono stati individuati. Non bastano le parole!
"Esprimo la mia solidarietà al giornalista Andrea Joly, rimasto vittima ieri sera di un'inaccettabile aggressione a Torino. Un atto di violenza che condanno con fermezza e per il quale mi auguro i responsabili siano individuati il più rapidamente possibile. L'attenzione del Governo è massima e ho chiesto al Ministro dell'Interno Piantedosi di essere aggiornata sugli sviluppi del caso". Lo dichiara la premier Giorgia Meloni.
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