martedì 9 luglio 2024

Orchestra di PADOVA e del VENETO. Stagione 2024-25. 'Integrali e Derivate'. Nostro commento

 Dal 31 ottobre 2024 all’8 maggio 2025 si terrà la 59^ Stagione concertistica dell’Orchestra di Padova e del Veneto intitolata Integrali e derivate, firmata dal Direttore artistico e musicale Marco Angius

Un percorso d’ascolto sviluppato in 14 concerti, di cui uno fuori abbonamento, che porterà a Padova alcuni tra i più affermati solisti della scena internazionale, tra tutti i pianisti Louis Lortie e Martina Filjak, i violinisti Ilya Gringolts, Giuseppe Gibboni e Nurit Stark, i direttori Renato Renzetti, Daniel Cohen, Francesco Cilluffo e Hannah von Wiehler, solo per citarne alcuni.


«Il titolo allusivo della 59^ Stagione OPV, lntegrali e derivate, – sottolinea Marco Angius, Direttore artistico e musicale OPV – vuole mettere in collegamento il mondo del calcolo e quello musicale, due ambiti che si toccano fin dall’antichità. Titolo non privo d’ironia, in realtà, che lascia trapelare il vero contenuto su cui l’Orchestra lavora da tempo, ovvero l’approfondimento sistematico di opere che offrano all’ascoltatore un profilo compositivo completo, talvolta nell’arco di una sola serata. È il caso dei cinque Concerti per pianoforte di Prokofiev, che l’artista in residenza Alessandro Taverna presenterà per l’appuntamento Tutto in una sera. Se il concetto di integrale appare chiaro nel suo doppio senso, quello di derivata vuole riferirsi ai collegamenti trasversali tra opere e compositori come Brahms con Schumann, Beethoven con Haydn, Mahler con Britten, Shostakovich con Prokofiev».


DEBUTTI INTERNAZIONALI
Oltre al violinista russo Ilya Gringolts, già vincitore nel 1998 del Concorso Premio Paganini di Genova, e del direttore bielorusso Alexander Humala (24 aprile 2025), molti altri artisti internazionali saliranno per la prima volta sul podio dell’Orchestra di Padova e del Veneto: la violinista israeliana Nurit Stark (6 novembre 2024), la giovane direttrice russa Hannah von Wiehler (28 novembre 2024), il direttore d’orchestra israeliano Daniel Cohen (31 ottobre 2024), il giovane tenore inglese Gwilym Bowen (16 gennaio 2025), il violoncellista francese Xavier Phillips e il direttore Jean-Luc Tingaud (8 maggio 2025).

ARTISTI IN RESIDENZA OPV
Per la Stagione 2024/25 saranno tre gli artisti in residenza: il pianista Alessandro Taverna, che terrà il concerto di apertura interpretando Rhapsody in Blue a cent’anni dalla composizione del capolavoro di Gershwin (31 ottobre), e l’integrale dei Concerti per pianoforte di Prokofiev Tutto in una sera (10 aprile 2025); il direttore d’orchestra tedesco Michael Hofstetter, nominato più volte “Direttore dell’anno” dalla rivista specializzata Opernwelt, che affronterà l’integrale delle Sinfonie parigine di Haydn (27 e 28 febbraio 2025); e il compositore Luca Mosca.

AMBURGO
Mercoledì 19 febbraio 2025 OPV terrà un concerto esclusivo presso l’Elbphilharmonie di Amburgo, autentica cattedrale della musica, nonché tra le più grandi sale da concerto al mondo. L’evento vedrà l’esecuzione della Sinfonia n. 103 di Haydn, il Divertimento per archi di Bartók e Burleske di Strauss con solista Tamara Stefanovich, tra le pianiste più acclamate sul piano internazionale, per la direzione di Marco Angius.

OMAGGIO A BIZET
La collaborazione tra OPV e il Centre de musique romantique française – Palazzetto Bru Zane di Venezia proseguirà con un omaggio sinfonico a George Bizet nell’ambito del 150° anniversario della morte del compositore, con solista il violoncellista francese Xavier Phillips mentre OPV sarà diretta da Jean-Luc Tingaud (8 maggio 2025).

IL REPERTORIO
Un doppio anniversario caratterizzerà il concerto di inaugurazione della 59^ Stagione OPV: oltre a ricordare i cento anni dalla prima esecuzione di Rhapsody in Blue di Gershwin, con il Capriccio sinfonico OPV ricorderà Giacomo Puccini a cent’anni dalla morte, mentre la serata si completerà con l’esecuzione della Suite Scheherazade del compositore russo Rimsky-Korsakov

Il Concerto per violino n. 1 di Bartók si confronterà con le musiche che Nino Rota scrisse per il film Il Gattopardo di Luchino Visconti,

la Terza Sinfonia di Mahler verrà rievocata nella trascrizione per orchestra ridotta del secondo movimento (What the Wild Flowers tell me) elaborata dal compositore inglese Benjamin Britten nel 1941 (6 novembre 2024). 

Al Primo Concerto per pianoforte di Brahms seguirà la Seconda Sinfonia di Schumann (28 novembre 2024), mentre il direttore e violoncellista Luigi Piovano eseguirà la Sinfonia n. 9 “Dal nuovo mondo di Dvořák e la Terza Sinfonia di Gian Francesco Malipiero, intitolata “delle campane”, che completa la registrazione su disco dell’integrale delle Sinfonie numerate del grande compositore veneziano (5 dicembre 2024).

Il sodalizio avviato negli ultimi anni con il direttore tedesco Wolfram Christ proseguirà nel 2025 con l’esecuzione della Serenata per tenore, corno e archi op. 31 di Britten e la Sinfonia n. 4 di Schumann(prima versione, 16 gennaio 2025);

 mentre l’evento dedicato alla Giornata della memoria celebrerà il 50° anniversario della morte di Luigi Dallapiccola con l’opera Il prigioniero in forma di concerto, con il baritono Bruno Taddia per la direzione di Marco Angius (30 gennaio 2025). 

Interamente dedicata alla musica di Beethoven sarà la serata che vedrà protagonista il pianista canadese Louis Lortie nella doppia veste di solista e direttore, con il Concerto per pianoforte n. 3 e la Sinfonia n. 3 “Eroica” (13 marzo 2025). 

All’insegna del grande repertorio russo si esprimerà il penultimo appuntamento della Stagione, con il Secondo Concerto per violino di Shostakovich, interpretato da Ilya Gringolts, e la Quinta Sinfonia di Tchaikovsky (24 aprile 2025).

ORCHESTRA OSPITE
Nell’ambito delle collaborazioni tra Istituzioni Concertistico-Orchestrali si inserisce in Stagione l’appuntamento dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano diretta da Donato Renzetti, tra i più autorevoli direttori della scuola italiana, con solista il violinista Giuseppe Gibboni, già Primo Premio al Concorso Paganini nel 2021 (28 marzo 2025).

CONCERTO DI NATALE
Come di consueto, OPV offrirà alla cittadinanza il tradizionale Concerto di Natale (11 dicembre 2024). Per l’occasione, la Basilica di Sant’Antonio risuonerà sulle note di uno dei massimi capolavori della storia della musica, l’Oratorio sacro La Creazione per soli, coro ed orchestra di Franz Joseph Haydn, che vedrà insieme a OPV il soprano Federica Livi, il tenore Matteo Mezzaro e il baritono Sergio Foresti, il Coro Città di Piazzola sul Brenta, per la direzione di Filippo Maria Bressan.

INFORMAZIONI
La campagna abbonamenti avrà inizio dal 16 settembre 2024. Gli appuntamenti della nuova Stagione si terranno all’Auditorium Pollini e al Teatro Verdi di Padova, anticipati dalle prove generali aperte al pubblico: alle ore 10.30 all’Auditorium Pollini, alle ore 17.00 al Teatro Verdi.

www.opvorchestra.it – info@opvorchestra.it – tel. 049 656848 / 656626


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La stagione prossima dell'Orchestra di Padova e del Veneto, rispecchia  al cento per cento la personalità del direttore artistico e musicale del complesso: Marco Angius, di professione direttore d'orchestra, attento esegeta della musica di oggi, alla quale quasi esclusivamente si dedicò al principio della sua carriera, ed ora non più ( ha scritto un interessante ricco e fondamentale studio sulla  musica di Salvatore Sciarrino); musicista curioso e, come si va sempre più rivelando, eclettico.

 La stagione, dicevamo, rivela in pieno i suoi interessi, oltre naturalmente a  considerare il giusto mix che una stagione di concerti richiede per avere pubblico (e lui, specie per i suoi esperimenti, può giovarsi della presenza del pubblico universitario di Padova).

 Le sue proposte anche azzardate per un osservatore superficiale, tali non sono perchè ad esse sottintende un pensiero profondo ed anche ricco di implicazioni.

L'assemblare insieme antico e moderno è una  cifra ormai consolidata della sua attività di direttore artistico; alcune di queste sue imprese si sono viste anche su Rai 5, con l'intento dichiarato e perseguito di non lasciare il pubblico in balia di se stesso, ma di aiutarlo in percorsi talvolta ardui, mai privi di suggestione e fascino. 

Interesse assai simile illuse di voler coltivare Mario Messinis nei decenni in cui diresse il 'Bologna Festival', solo che l'insigne critico veneziano, tenne ben separate le due sezioni; in pratica due festival in uno: prima l'antico e poi il moderno.

 C'è però qualcosa che della programmazione di Angius ( al di là di certe 'amicizie' artistiche che non ci piacciono, perchè coltivate per curare interessi  professionali ed organizzativi), quelle serate indicate come 'tutto in una sera'.

 A noi non sono mai piaciute; anche di recente ne abbiamo scritto, biasimandole, a proposito della Sinfonie beethoveniane all'Accademia di Santa Cecilia - in una sera addirittura tre, una dopo l'altra, un vero spreco se non uno scempio -   e che ritroviamo anche a Padova - nel caso specifico,  come si legge, per Prokofiev. 

                                                                ( Pietro Acquafredda)

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