Dall'alto del Campidoglio, nonostante la ridotta distanza, agli occhi degli osservatori istituzionali non è apparso subito in tutta la sua gravità il vero scandalo di quella serata di musica, per la prima volta nella storia ospitata nel Foro romano, un luogo che chiunque dovrebbe considerare sacro.
E così i 5 stelle che governano la città e l'ineffabile Mollicone ( quello che aveva fatto esclamare a Riccardo Muti che lui a Roma conosceva solo Morricone e nessun Mollicone) responsabile 'cultura' dei FdI, l'hanno buttata sul 'sindacale', incolpando Fuortes - nel mirino e dei 5 stelle e della destra - di essere fra gli organizzatori - come Teatro dell'Opera in coppia con l'Opera Romana Pellegrinaggi - della ingiuriosa serata musicale e di aver fatto utilizzare una certa 'Roma United Orchestra, sconosciuta e raccogliticcia - e noi aggiungiamo: anche inadeguata - al posto dell'Orchestra dell'Ente, come chiunque si immaginava e attendeva.
A loro di quello scandaloso concerto che ha profanato il Foro romano, non importa, anche perché lor o avrebbero fatto la medesima cosa, se interpellati per l'organizzazione di quella serata 'suoni e luci' al Foro romano, per fare un favore alla Chiesa - alla quale quella serata ha reso un pessimo servizio - e per assecondare ministro, sovrintendente ed anche - e sta qui lo scandalo - il ricco malese che ha messo a segno per una seconda volta a Roma un colpo da maestro - complice, almeno per la prima delle due volte, Fuortes - semplicemente facendo sentire l'odore dei soldi.
Ed è ciò che ci fa venire i brividi, pensando a ciò che in futuro Franceschini potrebbe armare una volta ricostruita la platea lignea del Colosseo, dandola al miglior offerente, senza badare alla merce che intende esporvi.
E, infatti, nelle prime file della eccessiva platea del Foro il ministro e il Cardinale Parolin cingevano il ricco malese, come guardie del corpo, uno alla destra e l'altro alla sinistra, quasi a garantirne l'incolumità, sperando che ancora una o più volte negli anni a venire - come poi ha confermato mons. Andreatta dell'Opera Romana Pellegrinaggi nel suo fervorino - si faccia promotore di simili manifestazioni che, quest'anno, con il Giubileo della Misericordia non hanno nulla da spartire, mentre l'hanno con i suoi interessi personali e con quelli della sua compagna cantante, vera ed unica star della serata.
Non abbiamo sentito in questa occasione levarsi forte la voce del 'Comitato per la bellezza', sempre molto attento. In confronto a quella orrenda serata, la sfilata di Fendi alla Fontana di Trevi, contro la quale il Comitato aveva gridato allo scandalo, era come una sinfonia mozartiana. E non abbiamo letto neanche un sola riga sui giornali asserviti, ai quali sembra essere completamente sfuggito l'uso strumentale ed affaristico della serata. E non era un caso che sul programma della serata, stretto fra le mani della brava presentatrice, campeggiasse la foto del finto benefattore, per la cui strabordante ricchezza il costo di quel concerto, a totale ed esclusivo beneficio della sua compagna - non rappresentava che una elemosina interessata ed ingiuriosa. Meglio se avesse offerto quei soldi ai poveri.
L'altra sera non si aveva avuto neanche un briciolo di pietà, di misercordia per la musica offerta nelle sue espressioni più mediocri e con mezzi assolutamente inadeguati. Complice anche Rai Cultura- che dovrebbe mostrare maggior attenzione e sensibilità nelle scelte - la quale, c'è da augurarsi che non diffonda questo concerto all'estero, perchè rischieremmo di farci biasimare per tanta negligenza e banalità; mentre ci sentiamo di discolpare del tutto Alessia Sodano, che conosciamo da tempo, nonostante il suo nome apparisse all'inizio del programma come unico 'autore'.
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