Avete presente quella faccia di.... Calderoli? Uno scimmione! Oggi che si discute del razzismo in Italia, a seguito dell'uccisione di un negro da parte di un balordo, a Fermo, che ne aveva offeso la giovane moglie, dandole senza alcuna ragione della 'scimmia' non c'è uno che si sia ricordato di un gravissimo precedente: quando non più tardi di un annetto o poco più, quel gran ... padre della patria di Calderoli aveva dato al ministro nero Kyenge, dell'orango.
Cosa ha fatto il Senato investito del caso? Ha assolto quel ... padre della patria, non dando peso all'evidente razzismo, dal quale scaturiva l'infame uscita di Calderoli, riconoscendogli la scusante derivante dal suo linguaggio animale, l'unico che pratica vivendo nel regno degli scimmioni.
Oggi le tv si interrogano sul possibile razzismo degli italiani, concludendo che in Italia non c'è razzismo. Anche di fronte all'evidenza. Ma nessuna delle tv si spinge fino a ricordare quell'episodio che riguardò Calderoli , lo 'scimmione' ridente, al quale il nostro paese non solo passa banane e noccioline attraverso i ferri della gabbia, ma compensa profumatamente con lo stipendio da parlamentare inutile e dannoso; e al quale, pure, va anche ascritto un' altra prodezza - questa volta legislativa - che nel linguaggio degli zoo, dove ha casa lo scimmione Calderoli, chiamano 'porcellum' con rispetto parlando.
Ora mi aspetto che accusino me di razzismo per aver dato dello 'scimmione' a Caldeorli, senza neanche allontanarmi tanto dalla realtà.
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