Il secondo colpo, il ricco malese, Francis Yeoh, con interessi in vari campi ed in tutto il mondo, a capo della YTL, l'ha messo a segno ancora una volta a Roma. Perchè lui che di soldi ne avrebbe da sfamare un intero continente - ma non lo fa - da qualche anno, da quando cioé si è legato alla sua 'perla' italo-inglese, Carly Paoli, mezzosoprano, con gli spiccioli del suo immenso patrimonio va organizzando concerti nei quali dove gli riesce, pagando ovviamente tutto, piazza la sua perla canora, giovane, bella, ricca - come ha fatto anche a Roma, l'altra sera al Foro romano - la quale ha sfoggiato un abito da sera diverso ad ogni esibizione (canzone) e ogni volta una diversa parure di orecchini, come fosse andata ad una grande festa mondana, per nulla affatto ad una serata che veniva forzatamente spacciata come 'religiosa', a due passi dallo storico carcere Mamertino, prigione di San Pietro, secondo tradizione.. Più che 'Music for Mercy', era 'Music for Carly'!
Il primo colpaccio, di pari volgarità, Francis Yeoh l'ha realizzato l'anno scorso a Caracalla, fra gli osanna ed i ringraziamenti di Franceschini e Fuortes, dopo che per fare ingoiare il rospo di quell'orrendo concerto alle terme, per esibire la sua Carly, aveva donato all'Opera di Roma un milione di Euro che gli davano anche il diritto di essere parte del cosiddetto 'Consiglio di indirizzo' del teatro.
E così Franceschini e Fuortes, sapendo di dire il falso, ma felici di far entrare nelle casse del teatro soldi freschi, insperati e neppure cercati e sudati, hanno acconsentito che alle Terme il ricco malese organizzasse lui uno 'straodinario concerto con generi musicali particolari che dobbiamo a Yeoh' - secondo le testuali parole di Fuortes - al quale naturalmente prendeva parte Carly Paoli - ma anche l'ex tenore Carreras, ormai del tutto svociato, ma che avrebbe dovuto dar credito (?) alla giovane bella e ricca cantante che dal suo sito ufficiale non risulta - nonostante gli studi in buone scuole inglesi - presente in nessun palcoscenico di una qualche rinomanza.
Anche allora, a Caracalla, come l'altra sera al Foro romano, suonò la 'Roma United Orchestra' allora diretta da Gimenez, in quel periodo occupato al Teatro dell'Opera; ed ora, peggio, da Gianluca Marcianò e da un gruppo di altri direttori di nessunissimo nome, in una sorta di triste malinconica sfilata sanremese al Foro romano e in un programma che più dozzinale ed ingiurioso non si sarebbe potuto compilare.
Noi non eravamo a Caracalla, mentre l'altra sera abbiamo seguito, su Rai 1, dall'inizio alla fine, l'indecente esibizione, alla quale hanno preso parte - basta pagare e viene chiunque, senza chiedersi se ne vale la pena!- anche Bocelli, Elaine Page, David Foster, The Tenor ( un gruppetto di bei giovani cantanti canadesi che ci ha evitato 'Il volo'), un clarinettista siriano ed un cantante malese, il siciliano Caccamo ed un giovane uscito da Santa Cecilia che con la chitarra elettrica ha improvvisato sull'Intermezzo della Cavalleria di Mascagni una Ave Maria, tutti a fare da corona alla vera star della serata, la perla inglese del pirata malese, lei Carly Paoli. La quale ha cantato sette od otto pezzi, quasi sempre canzoni o colonne sonore, mentre tutti gli altri uno o due appena, avendo quasi sempre la Paoli anche come duettante. Tutti gli altri entravano, cantavano e poi uscivano per sempre, ed invece lei tornava ogni volta sul palcoscenico, richiamata dalla brava presentatrice, ogni volta con nuovi ricchi vestiti e brillanti orecchini, per la gioia degli occhi di tutti ma più di tutti del suo pirata malese, Francis Yeoh, che brillavano di felicità per l'impresa riuscita.
Anche la brava presentatrice, la biondissima Eleonora Daniele, era all'altezza della serata. Ecco a voi... immancabilmente annunciava ogni nuova esibizione, fino a concedersi anche delle libertà come sanno fare solo le presentatrici navigate: maestro Marcianò, come va la serata? Bene. Fa caldo, vero' ? Sì, meglio, così dimagrisco, ha risposto accarezzandosi la pancia; e in un secondo caso, rivolgendosi al pianista compositore di colonne sonore David Foster, 'questo è l'unico uomo che è riuscito a farmi girare la testa', accennando spiritosamente al 'giramento' che per banali ragioni aveva dovuto compiere al passaggio del musicista che andava a sedersi al pianoforte.
E questo era il concerto intitolato 'Music for Mercy', organizzato per la sua perla Carly, offerto dal ricco malese al mondo intero nel profanato Foro romano, nella indifferenza generale.
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