Gran Teatro 'Puccini' a Torre del Lago. Festival pucciniano. Prima di Tosca, direttore Veronesi, regista Vanzina. Va in scena il primo atto dell'opera.
Alla fine, il direttore, si gira verso il pubblico, e con il microfono, fa una dichiarazione come non se ne erano mai ascoltate. Non me la sento più di continuare a dirigere Tosca. Partono i primi fischi. Ma Veronesi, per nulla intimorito e dissuaso, continua: per due ragioni. Per la strage di Nizza, avvenuta ieri, giovedì - la prima di Tosca aveva luogo all'indomani, venerdì ( a questo punto l'adesione del pubblico a tanta sensibilità era scontata, anche se inspiegabile risultava a buona parte dei presenti la modalità di tale nobilissima adesione e solidarietà. In poche parole, che motivo c'era di non dirigere l'Opera, visto che il primo atto era riuscito a drigerlo?); e per il commissariamento del Comune di Viareggio, attraverso il quale si mandava a casa il sindaco eletto appena un anno fa. Che è poi il sindaco che ha rinominato Veronesi a capo di tutto: presidente, e direttore del la fondazione e del festival.
A questo punto i fischi sono aumentati di livello, perchè a tutti risultava troppo chiara la sproporzione fra i due fatti motivo della sua solidarietà ( una strage infame, ed un normale commissariamento dovuto a problemi legali) e la forma della denuncia, cioè la rinuncia a continuare a dirigere l'opera.
Ma neanche a quel punto il noto direttore ha desistito dalla sua singolare forma di protesta che non si poteva appellare ad altri precedenti, salvo il caso di Toscanini - ma non scherziamo, consentiteci per pura cronaca un paragone irriverente e blasfemo sotto ogni punto di vista - che interruppe la direzione di Turandot, alla prima alla Scala, esattamente nel punto in cui Puccini aveva lasciato completa l'opera.
Anche il regista Vanzina si è dichiarato offeso - e giustamente- dal gesto ( ammettiamolo: scriteriato!) di Veronesi, dal quale neppure una parola al regista su tale sua decisione e forma di protesta.
Era presente un direttore, Lorenzo Castriota, che ha preso in mano la situazione ed ha proseguito la rappresentazione. Evitando quasi sicuramente una sollevazione del pubblico che non poteva accettare una simile forma di protesta che osava mettere sullo stesso piano un drammatico fatto di terrorismo che aveva seminato morte e dolore a Nizza, ed un fatterello di cronaca giudiziaria in un piccolo comune toscano, Viareggio, per quanto agli onori della cronaca in questi mesi estivi.
Adesso sarà difficile che Veronesi venga riconfermato a capo della macchina pucciniana viareggina. E nessuna spiegazione del noto direttore sarà ritenuta plausibile, ammesso che ne dia una oltre quella della sua estrema sensibilità d'artista che , ovviamente, non convince nessuno.
P.S. Oggi, Alberto Veronesi, dalle pagine di Repubblica ha dichiarato che "chiederà scusa, e che L'HA FATTO PER L'ITALIA". Nessuno però ha capito il perchè. Ma lui insiste che la sentenza del TAR mette in pericolo la democrazia nel nostro paese. Era accaduto - lo spieghiamo a chi non è conoscenza dell'inspiegabile vicenda - che il sindaco PD di Viareggio viene letto, superando di appena una manciata di voti, l'avversario del centrodestra. Viene ravvisata qualche irregolarità nel conteggio delle schede, perchè ve ne sono alcune centinaia (600 circa) vidimate di cui non si capisce dove siano finite. L'avversario del neosidnaco si rivolge al TAR il quale, con un ritardo record gli dà ragione, METTENDO IN PERICOLO LA DEMOCRAZIA NEL NOSTRO PAESE - come sostenuto dal noto direttore Alberto Veronesi, il quale si indigna e spinto dalla propria profonda sensibilità abbandona il podio di Tosca, dopo il primo atto, che ha diretto con molta fatica, lacerato nello spirito e nella coscienza.
ANSA. Il maestro Alberto Veronesi
rimetterà il mandato di presidente della Fondazione del festival
Puccini di Torre del Lago (Lucca) "entro 12 ore". Lo ha annunciato
lo stesso Veronesi questa sera, al termine del consiglio di
amministrazione della Fondazione, a due giorni dalla protesta da lui
messa in atto abbandonando la direzione della Tosca nella serata
inaugurale del festival. Una protesta che aveva come obiettivo la
decisione del Tar della Toscana che ha annullato le ultime elezioni
amministrative di Viareggio dando il via libera all'arrivo del
commissario prefettizio al posto del sindaco Giorgio Del Ghingaro.
"Ho fatto mettere a verbale che rimetterò il mandato - ha spiegato
Veronesi all'ANSA - non appena, domani, conoscerò l'indirizzo di
posta certificata del commissario". Il maestro ha detto di non
essere pentito del gesto e che sarebbe pronto a rifarlo "in
condizioni e in una situazione analoga perchè - ha proseguito -,
ritengo sia stata fatta una profonda ingiustizia che rischiava di
passare senza alcun risalto".
Secondo quanto da lui spiegato il cda, "che si è svolto in modo
tranquillo", ha poi deliberato, "sulla stessa linea, che ognuno dei
consiglieri farà la medesima cosa", cioè rimetterà il mandato al
commissario prefettizio che dovrebbe insediarsi in Comune domani,
"nei tempi e nei modi che riterrà opportuni", ha concluso Veronesi.
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