Ci siamo domandati molte volte nel corso dell'anno del Governo Renzi cosa sarebbe accaduto all'Italia se non avessimo avuto, imposto anche da Napolitano - benedetto presidente - un ministro del Tesoro o delle Finanze - che poi è la stessa cosa, giacchè il tesoro che non c'è più, ilministro incaricato deve ricostituirlo badando alle Finanze - che in Europa, nella materia di cui si occupa, stanno ad ascoltare.
Ieri l'ultima bacchettata all'Italia spedita dalla Banca Centrale Europea, dove siede l'altro 'sancristoforo' dell'Italia,Mario Draghi: attenta Italia al tuo debito pubblico! E lui, senza perdersi d'animo, ha risposto: stiamo facendo le riforme necessarie voi lo sapete ed avete approvato; stiamo tenendo il deficit entro i limiti stabiliti, ma tenere contemporaneamente sotto controllo il debito, in un momento di crisi, quando appena si intravede la possibilità di una risalita, vuol dire annullare i benefici effetti della ripresa che sembra alle porte. Punto e basta.
Non gli hanno replicato: ma cosa stai dicendo Padoan? Nessuno poteva dirglielo, neppure Draghi, perchè Padoan sa quel che dice.
E mentre ascoltavamo Padoan dare questa risposta secca e precisa, abbiamo pensato all'eventualità catastrofica che Renzi avesse voluto, disubbidendo al diktat di Napolitano, mettere al Tesoro una Madia, ad esempio, o anche una Boschi.
Non osiamo pensare al disastro nel quale sarebbe piombata l'Italia, con tante brave ed anche intraprendenti ministre - vale anche per tanti altri ministri- se avesse preteso ed ottenuto che l'intero suo gabinetto di governo fosse fatto ad immagine e somiglianza della Madia o della Busi. Sì, anche della Busi, che certo ha una bella parlantina, ma sostanza: competenza cioè ed esperienza poca, e in campo economico zero. Conosciamo la risposta di Renzi. E - infatti - lui direbbe: non ho messo al tesoro né la Madia né la Boschi. Sì ma tutto il suo governo, caro presidente è fatto ad immagine di Madia e Boschi, quasi affatto ad immagine di Padoan. Che, se anche è l'unico nel suo Governo, meno male che c'è.
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