Ieri papa Francesco ha spiazzato per l'ennesima volta la cattolicità, con l'annuncio del prossimo Giubileo straordinario 'della misericordia' che partirà il giorno dell'Immacolata prossimo, e terminerà il 20 novembre 2016, festa del Cristo re. Papa Francesco ha spiazzato anche il mondo, e la politica italiana in particolare che, meglio di altri, conosce a fondo i problemi di Roma e si domanda se in così poco tempo riuscirà ad attrezzarsi per ricevere ed ospitare decentemente la folla di pellegrini che tale celebrazione attirerà nel centro del cattolicesimo.
L'unico che non ha fatto una piega ed anzi ha detto : 'siamo pronti', è stato quell'incosciente di Marino, considerando un Giubileo quasi un fatto normale, come lo sapesse già, dicendo che Roma ha retto bene alla recente beatificazione dei due papi dunque... non rendendosi conto che un pellegrinaggio lungo un anno è cosa ben diversa.
Subito l'hanno zittito due esponenti del suo stesso partito, fra quelli che nel linguaggio renziano potrebbero esser etichettati come 'gufi', i quali hanno detto pubblicamente al sindaco: 'siamo pronti un corno!'.
Il Giubileo del 2000 fu annunciato addirittura nel 1994, e nonostante sei anni di anticipo, molte incompiute presentò Roma ai quasi 20 milioni di pellegrini, quanti più o meno arrivarono a Roma, nel corso di quell'anno. Oggi certamente non si ha il tempo per far nulla di nuovo, in poco più di otto mesi, ma le toppe da mettere alla città che fa acqua da tutte, o quasi, le parti sono tante. Roma è stata ostaggio e preda della mafia per tanti anni, le ferite sanguinanti sono ancora tante, lo sfruttamento della capitale non è forse ancora terminato ecc...e secondo Marino sarebbe pronta.
Come può Marino dire che siamo pronti a sostenere l'onda d'urto del Giubileo prossimo che se certamente farà felici commercianti,albergatori e ristoratori, ai cattolici che si avventureranno nel viaggio-pellegrinaggio 'ad Petri sedem' potrebbe far perdere la fede?
Marino si metta subito al lavoro, richiami coloro i quali gestirono il precedente Giubileo, sono tutti vivi ed alcuni li ha forse già in giunta, chieda loro consiglio, crei una commissione apposita e cominci ad esaminare i problemi da risolvere, le emergenze cui far fronte immediatamente, perché non c'è tempo, e poi, solo dopo, magari apra la bocca.
Ma sarebbe meglio che tacesse anche in quel caso, e che parlasse solo a Giubileo concluso. Come farebbe ogni buon amministratore, come lui non sta dimostrando di essere.
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