Non ha aspettato neanche la fine del mese, per sparare 'file interminabili e entrate record' dai cannoni dalla nave ministeriale che torna vincitrice in porto, il suo ammiraglio Franceschini. E' accaduto che , dopo quella che lui chiama la 'rivoluzione' nel settore dei beni culturali - e cioè l'apertura anche serale, una domenica al mese con ingressi gratuiti, cambio di logica nei costi dei biglietti (gli anziani devono pagare, agevolazioni per gli altri, come i ragazzi e le scolaresche, ci pare) - sì è verificato il miracolo che tutti i fogli distribuiti nelle edicole raccontano fin nei minimi particolari, dimenticando di dirci solo una piccola cosa e cioè le cifre di partenza e quelle di arrivo, mentre si limitano, per le cifre, a fornirci le sole percentuali che viste così ci costringerebbero ad unirci al coro dei laudatores.
E' accaduto che con una domenica al mese in cui si entra gratis in tutti i musei, con il prolungamento dell'orario delle aperture, e con l'estate che porta in giro italiani e non nel nostro paese, i 430 musei e siti archeologici siano stati presi d'assalto. Così pare. Con alcuni casi sbalorditivi,secondo le dichiarazioni del ministro. Gli scavi di Ostia superano quelli di Pompei. Ma i fogli informativi ed il ministro stesso dimenticano di dirci che la conta degli ingressi prima e dopo la rivoluzione ministeriale di quei casi apparentemente sbalorditivi, si sgonfia. Ci spieghiamo. Se a Pompei ogni giorno arrivano circa 100.000 visitatori, con un aumento nel mese di luglio del solo 6% avremo 106.000; mentre se a Ostia Antica,i visitatori giornalieri sono appena 20.000, il 15% di aumento li porta a 23.000, certo un bel balzo in avanti, ma sempre pochi restano per un sito archeologico di quella importanza. Lo stesso discorso merita la percentuale di aumento per il Colosseo che come si sa è il monumento più visitato di Roma e d'Italia, dove, perciò, basta una piccola percentuale di aumento per far salire di molto la cifra complessiva degli ingressi. Sarebbe stato più prudente da parte del ministro attendere qualche mese prima di cantare vittoria. nel frattempo,magari, poteva stare più attento alle nomine dei componenti delle commissioni centrali consultive, in una delle quali, quella musicale, siedono per sua volontà - ( Nastasi, c'entra qualcosa? Nel suo entourage, ministro, c'è bisogno di una vera rivoluzione!) Toniolo, Colasanti, Licalsi. Chi sono e che competenza hanno per fornire pareri sulla congruità delle richieste di finanziamento inviate al ministero? Ma forse a questo ci pensa Nastasi, come sempre. Altro che rivoluzione
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