Quando si devono mettere in piazza risultati deludenti, si sceglie la via del silenzio, quando invece c'è da cantar vittoria, anche se piccola vittoria, allora ci si espone oltre la decenza, al punto che qualcuno può pensare che finalmente la guerra l'abbiamo vinta. La guerra della difesa e valorizzazione dei nostri tesori culturali e storici.
L'ultima figuraccia internazionale s'è avuta con il bimillenario di Augusto. Certo il ministro Franceschini ha assicurato che manifestazioni ed iniziative per la ricorrenza si avranno più avanti. Allora perchè, scoperto in fallo, corre assieme a Marino una corsa nei sacchi, senza conoscere bene la meta?
Lasciamo stare la sistemazione della piazza nella quale si trova il celebre Mausoleo di Augusto, e la riqualificazione del monumento stesso, dei quali si parla da anni, forse da quando, o prima ancora, si parlò della sostituzione della teca, chiacchieratissima ancora oggi, nella quale è custodito quel che resta dell'Ara Pacis.
Insomma nella ricorrenza del bimillenario, apertura eccezionale del monumento con visita. Senonchè proprio per quell'apertura, per la quale molti si erano prenotati, e molti ancor erano stati rimandati a nuova apertura, si sono verificati, davanti agli increduli visitatori - che , comunque, secondo un quotidiano hanno effettuato la visita e sono rimasti soddisfatti! - due incidenti, come solo da noi possono accadere. Poco dopo iniziata la visita, è andata via la corrente elettrica, per cui sono rimasti tutti la buio. E poi tutto il camminamento del Mausoleo vero e proprio, si è allagato. Ai visitatori è parso di trovarsi in uno degli antichi acquedotti romani piuttosto che nel mausoleo. Che altro doveva accadere, per celebrare degnamente il bimillenario del grande Augusto?
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