martedì 9 luglio 2024

C'è un giustiziere dei borseggiatori: Si chiama Simone Cicalone ( TGCOM 24)

 Lo YouTuber Simone Cicalone, soprannominato il "giustiziere dei borseggiatori", ha raccontato la propria attività nel corso di un'intervista a "Quarta Repubblica" in onda lunedì 8 luglio su Rete 4. L'uomo si è fatto conoscere grazie ai suoi video sui social, in cui documenta il fenomeno dei borseggi per le vie della Capitale. Cicalone si muove per Roma, ma non solo, insieme a un gruppo di amici, la maggior di loro sono pugili: grazie ai video sui borseggiatori Cicalone racconta non solo di essere in grado di sostenersi economicamente, ma di riuscire a tenere in piedi i costi di un'intera società: "Dall'anno scorso ho iniziato a fare video nelle metropolitane - ha spiegato -. Mi sono collegato a dei video che ho fatto in stazione Termini circa un anno fa. Il mio è un lavoro a tempo pieno, monto i video e preparo i temi del giorno. Decido i video di fare in giornata. Scelgo solo temi che mi va di trattare, come il degrado. Essendo molto orgoglioso della mia città voglio raccontare sia le cose brutte sia le cose belle della città. Cambio città spesso".

   

Cicalone spiega che, dalla sua attività, ha scoperto molte cose sul mondo dei borseggi: "Sono circa 150 quelli attivi a Roma - ha aggiunto -. Guadagnano circa 400 euro al giorno. Da lì si può arrivare anche a 2-3000. Criminali non hanno nazionalità, sono solo criminali. Sono organizzazioni orizzontali, con un capogruppo che parla con qualcuno più in alto. Ci sono anche delle nuove leve, ma restano impuniti. Fanno sempre gli stessi percorsi, fin quando arriviamo noi poi decidono di cambiare percorso. Non esiste una preda debole". Poi entra nel dettaglio della sua attività: "I ragazzi che mi accompagnano non lo fanno per lucro - dice -. Non filmiamo soltanto, facciamo le nostre esternazioni". E respinge le accuse di violenza: "Sono pugili, è vero, se menassero davvero creerebbero molti problemi". E sul video in cui blocca un uomo per il collo dice: "Non avevamo iniziato a filmare, c'è stato un parapiglia e lui ha colpito la mia socia - ha aggiunto -. Allora ho deciso di bloccarlo per il collo per non farlo scappare. La presa che ho fatto io non fa male, serve solo per bloccare. Ho visto una ragazza che continuava a colpire Evelina, io sono andato a difenderla".

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