Lui lo sa da prima di cominciare, lui è Carlo Fuortes, e a proposito della prossima stagione dell'Opera di Roma che ha appena annunciato, buon ultimo fra i teatri di più antica storia del nostro paese, ha assicurato del successo: sarà una stagione di successi? Chi glielo ha assicurato? I registi chiamati - adesso ha tolto l'aggettivo 'grandi' che nelle stagione passate utilizzava ad ogni piè sospinto - a lavorare all'Opera, che sono: Popolizio, debuttante, ed i i collaudati e fedelissimi di Fuortes, Barberio Corsetti, Michieletto, Pippo Delbono, Alex Ollé ecc...A Lui bastano loro, soprattutto loro, poi i direttori , beh su quelli ... Mentre sulle cantanti, una passerella di bellissime, anche su quelle punta Fuortes.
Senonchè, nel corso della conferenza stampa, Fuortes, dopo aver assicurato che per il terzo anno consecutivo l'Opera chiude il bilancio in pareggio (ma i debiti pregressi sono ancora una montagna ed a quelli si provvede altrimenti, e sarà lui a dovervi provvedere!) ha sottolineato che l'età media degli spettatori dell'Opera si sta abbassando: sempre più giovani frequentano il Costanzi (non sarà che la media degli spettatori giovani si è alzata da quando si apre il teatro, per le 'generali', agli studenti?), e che il pubblico è aumentato (caso strano: secondo una recente inchiesta il pubblico è aumentato soprattutto nei teatri più disastrati economicamente come Bologna, Roma, Firenze e Bari. Saranno loro, i nuovi invasori, a creare deficit di bilancio?).
Poi, evidentemente sollecitato dal solito giornalista inopportuno e ficcanaso - perché fosse stato per Fuortes l'argomento non era da toccare - ha confessato che ha sbagliato a nominare Giorgio Battistelli, (perchè era sufficiente - per quanto insufficiente di suo - era Alessio Vlad, sottolinea il giornalista amico del Vlad) per la cui presenza era stato costretto - senza voglia, altro che proclami sul teatro contemporaneo!- a inventare il Festival di teatro contemporaneo che ha avuto vita brevissima, una sola stagione, e quei concerti che si sono segnalati all'opinione pubblica per il palcoscenico avanzato in platea ( forse per coprire le poltrone altrimenti vuote!).
Adesso Battistelli se ne è andato e forse reagirà alla bordata del sovrintendente amico - avrebbe dovuto restare se non c'erano i soldi per fare il secondo festival e i concerti con il palcoscenico proteso in platea?- E l'opera che attendeva di essere rappresentata proprio in questa seconda edizione del festival, 'Un romano a Marte', di Montalti-Compagno, vincitrice del concorso di composizione bandito dal teatro, nel biennio 2013-4 che fine fa? deve ancora attendere? Per fortuna che ai vincitori è andato anche un premio in denaro, che ci sia augura, sia stato già consegnato di 20.000 Euro, una somma stratosferica, per raggiungere la quale Fuortes, per il teatro, aveva bussato a Eni, Deutsch Bank, Maite e Paolo Bulgari.
Ma nessuno ha chiesto a Fuortes del destino di quell'opera, nè Fuortes ha anticipato la data in cui è prevista la rappresentazione, come da regolamento del concorso. Intanto è sicuro che neanche nella prossima stagione. 2017-8, l'opera di Montalti-Compagno andrà in scena.
Per il resto, Fuortes ha dato la sua parola: sarà una stagione di successi!
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