Alla fine l'ha spuntata Fabbio con Rai 1, e non perché avesse un contratto alternativo, già in tasca, con La 7 di Cairo - passaggio smentito all'indomani di alcune rivelazioni giornalistiche evidentemente errate. Come altre volte il noto presentatore/ artista - anch'egli non giornalista, come Vespa che ha con la Rai un contratto da esterno ma come artista - ha sventolato sotto il naso dei dirigenti Rai la minaccia della sua uscita e i dirigenti, capitani coraggiosi, hanno accolto le richieste del presentatore genovese che adesso dopo il lauto compenso raggiunto non potrà più addurre a giustificazione delle sue giacchettelle cortine da ragazzo, la mancanza di soli. Almeno quelle se le faccia allungare, perchè ora chi crederà più al Fabbio bohémien e controcorrente che anche quelle giacchettele vorrebbero inculcare?
Ma che cosa chiedeva di così importante Fabbio alla Rai per restare? Semplicemente che non toccassero il suo cachet. E che, di conseguenza, non lo considerassero solo un costo, che poi è. E, difatti, il suo cachet non solo non è stato ritoccato ma glielo hanno anche aumentato, perché Fabbio è una ricchezza che non si poteva cedere ad altri e che ora, passando a Rai 1, farà aumentare anche le entrate pubblicitarie legate al suo programma, che si sdoppierà: oltre la domenica, avrà una coda il lunedì. Intanto sappiamo dell'aumento del suo cachet e degli altri costi della sua trasmissione: complessivamente il doppio del suo cachet. Dell'aumento delle entrate pubblicitarie se ne potrà parlare solo in futuro. Tutto questo hanno detto a giustificazione del nuovo contratto al presentatore, il direttore generale e la presidente Rai.
I dirigenti per dimostrare che cosa può fare Fabbio, e di conseguenza la ragione principale per cui se lo sono tenuti stretto e gli hanno anche aumentato il compenso, hanno tirato fuori l'ultima puntata della sua trasmissione, nella quale ha ospitato Fiorello, il vero asso della televisione che quella sera ha fatto faville. Fiorello, non Fazio. Tanto valeva convincere Fiorello, facendogli superare la sua ben nota pigrizia, magari facendogli sentire il profumo dei soldi al quale tutti, Fiorello compreso, si mostrano sensibili.
Fabbio , infine, non si tocca , per gli alti ascolti che faceva. intorno ai 3.000.000 di telespettatori. Ora dovrà cambiare anche registro perché il pubblico di Rai 1 non è quello di Rai 3, e si dovrà vedere come reagirà alle sue nuove proposte.
Ma allora, se uno fa ogni domenica, in una fascia oraria diversa, e su Rai 1, 4.000.000 circa di telespettatori , e costa 1/5 di quel che costa Fabbio, questi è da cambiare, anzi il suo programma da annullare, come nel caso dell'Arena di Giletti, in difesa del quale è scesa in campo unanime tutta la destra, dai consiglieri Rai ai partiti e altri?
La sua 'Arena' del primo pomeriggio domenicale di Rai 1 non c'è nel palinsesto della prossima stagione, anche se nella passata faceva intorno ai 4.000.000 di telespettatori ogni volta. Era una ampia finestra politica e di costume del lungo pomeriggio domenicale che ora sarà tutto nelle mani di Cristina Gori, in arte Cristina Parodi, nonostante quel suo tragico scivolone dell 'intervista all'imbroglione, presentato come martire ed eroe ( nato donna in un corpo di uomo; meglio: farabutto in un corpo umano, ora indagato!) del quale tutti i giornali hanno scritto chiedendo per Lei e la sua redazione ( la vita in diretta) una ammonizione pubblica, che non c'è stata; come l'ha avuta, in questa stagione, la signora Presta, in arte Paola Perego, che ora, dopo un periodo di quarantena, torna vittoriosa in Rai. La Parodi non solo non è mai uscita ma regna sovrana, la signora Gori.
Dell'Arena demagogica e populista e della 'spalla' leccatissima del presentatore, s'è detto tante volte, ma al pubblico evidentemente quella fossa dei leoni, talvolta con gli artigli limati, piaceva. Ora Rai 1 l'ha tolta dal palinsesto; ma per quali ragioni, e tutte opposte a quelle per cui ha fatto il nuovo contratto a Fabbio?
Ragioni 'editoriali': la domenica non si vuole turbare l'aria serena e familiare del pubblico di Rai 1. Ma se a 4.000.000 circa quell'aria un pò turbata piaceva, perché privarli? Scelte editoriali.
Si potrebbero tirare le somme facendo i conti della serva: Fabbio è una ricchezza della Rai con i suoi 3.000.000 circa di telespettatori e le sue classiche giacchettelle; Giletti col ciuffo, più bellocccio e le giacche a lunghezza normale, con i suoi 4.000.000 circa di telespettatori che cosa è? Troppi spettatori sono ingombranti?
Fabbio è riuscito a farsi dare da Rai 1, 2.800.000 Euro a stagione, per quattro stagioni consecutive. 12.000.000 di Euro ( oltre una ventina di miliardi di lire, lira più lira meno) e resta per la Rai una ricchezza - ma non dimentichiamoci anche che è prima di tutto un costo; Giletti con i suoi 500.000 Euro circa di compenso non è una ricchezza che va tutelata quanto Fabbio, che va tutelato più di Giletti, perché lui è più ricco di Giletti.
Si potrebbe aggiungere, per finire, che Fabbio nell'ottenere soldi, anche senza far nulla, è maestro. Si possono dimenticare i quasi venti miliardi di lire, o forse anche più, forse 28 addirittura, che riuscì a farsi dare dai precedenti proprietari dell'attuale La 7, quando interruppero un contratto ancor prima che il Fabbio cominciasse a lavorarvi. Bravo, no? Ed è forse questa la ragione per cui Cairo ha subito messo le mani avanti: con noi non c'era neanche un 'pour parler'.
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