Cominciamo dai vaccini la cui somministrazione sembra più urgente, dopo la firma del Quirinale al decreto Lorenzin e la pubblicazione del medesimo sulla Gazzetta ufficiale.
Preoccupano le voci giunte da alcune asl sulla mancanza di vaccini disponibili e sul differimento della loro somministrazione all'autunno, quando le scorte saranno nuovamente disponibili.
Ora però occorre, ad ogni costo, che il vaccino 'trivalente' capace, forse, di immunizzare contro la stupidità, la paranoia e la dissociazione di personalità, venga fornito alla Asl parlamentare per la vaccinazione obbligatoria dei parlamentari grillini, particolarmente affetti da tali malattie professionali. A cominciare dal parlamentare Sibilia il quale, a sua volta, ha consigliato sempre alla asl del Parlamento di procurarsi il vaccino da somministrare alla Lorenzin, contro la decretazione vaccinale, dalla quale a suo paranoico parere, sembrerebbe affetta. E speriamo che la vaccinazione sortisca i suoi effetti; perchè la sua efficacia potrebbe essere annullata dall'età avanzata e dallo stato di salute 'mentale' già compromesso dei vaccinandi. Vaccinar non nuoce.
Dai vaccini alle vitamine. Nei giorni scorsi più d'un giornale ha elencato tutte le leggi che con le elezioni anticipate avrebbero interrotto il loro cammino parlamentare per l'approvazione, notando che si tratta di leggi importanti che farebbero compiere al nostro paese un passo avanti decisivo sul cammino delle riforme che da anni si attendono.
Ora, scongiurate - come sembrano - le elezioni anticipate, il Governo Gentiloni ha bisogno di una robusta iniezione di vitamine per proseguire nel suo cammino riformatore, non strombazzato (alla maniera di Renzi) ma continuo. Forse con una robusta dose di vitamine anche lo stesso Gentiloni che appare un pò impallidito, prenderebbe più vigore, e potrebbe fare orecchie da mercante alle lusinghe delle sirene che continuamente vogliono indicargli la strada de seguire ( vedi Renzi). Gentiloni sa che non verrà rieletto, e che forse otterrà, o potrebbe ottenere un ministero nel prossimo gabinetto, anche se per uno che è stato capo del governo, non sarebbe il massimo.
E allora, visto che ha davanti ancora un semestre o poco più di governo, nel quale dimostrerà tutte le sue capacità, governi e faccia, senza sentire nessuno, ciò che crede necessario al futuro del nostro paese. Non serve ingraziarsi nessuno, se farà il premier come il paese si attende da lui, avrà fatto il massimo.
Oltre le vitamine, a Gentiloni serviebbe anche un aiutino dei presidenti delle due Camere. Visto che ora sono salvi i vitalizi degli eletti per la prima volta - secondo la legge vigente - che almeno Camera e Senato discutano la proposta di legge Richetti, per la quale, vitalizi presenti, e futuri, siano ricalcolati TUTTI, secondo il sistema contributivo. Sarebbe un segnale, non da poco.
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