Confessiamo che abbiamo nutrito sempre una sanissima invidia verso coloro che hanno dimestichezza con le lingue straniere, specie con l'inglese - perchè con il francese, la lingua dei nostri studi giovanili, almeno nella pronuncia, crediamo di cavarcela. Quando ascoltiamo i vari conduttori di Radio 3 - qui il termine ' conduttori' è giusto, non per i direttori d'orchestra che un certo giornalismo becero ora chiama anche 'conduttori' - pronunciare correntemente un termine od un nome inglese - la lingua che ci è sempre stata nemica, tanto da averne interrotto lo studio più di una volta - invidiamo la loro bravura con tutte le nostre forze. Salvo poi notare come taluni di essi, e uno in particolare, del quale già altre volte abbiamo scritto in anni passati, se si ascolta(no) attentamente quel che dice (dicono) viene in animo di incolparlo(i) di apostasia e di delitto di logica.
Naturalmente c'è anche chi, pur nell'inglese, dove se la cava certamente meglio di noi, ma ci vuole assai poco, sembra parlare sempre con la bocca piena, rendendo praticamente insicuro e , di conseguenza, incomprensibile ogni cosa che dice, da quel che dice, alla lingua straniera.
Qualcuno ci dirà di fare i nomi, se non altro per invitarli a frequentare un corso intensivo di pronuncia inglese, ma anche di analisi logica e soprattutto del senso del discorso, cioè della 'logica' nel senso della filosofia: ma forse questo sarebbe troppo.
L'ultima novità, stamattina, sempre a Radio 3. Una voce femminile, presentata dal logorroico Camurri, attacca a presentare il programma della serata, che prevede una diretta dall'Opera di Roma, di una recita del Viaggio a Reims di Rossini, opera-cantata scritta per l'incoronazione di Carlo X.
Ora l'opera rossiniana, riscoperta molti anni fa da Abbado, che la diresse per la prima volta in tempi moderni a Pesaro e da allora tante altre volte è stata ripresa, è ormai celeberrima e straconosciuta, come celeberrima e straconosciuta è anche la cittadina francese dalla grandiosa cattedrale, al punto che non è consentito sbagliarne la pronuncia neache ad una conduttrice di Radio 3.
Perciò non è consentito, a Radio 3, che la presentatrice che parla di musica e solo di questa, per giunta di musica cosiddetta classica, sia l'unica al mondo a pronunciare: VIAGGIO a RA(I)MS. Non si capiva bene, in verità, se diceva RAMS o RAIMS, cioè se la 'I' la pronunciava ' o inghiottiva con la saliva. Questo è troppo!
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