La notizia è di questi giorni, mentre il titolo verdiano era in cartellone dall'inizio di stagione, senza che tutte le caselle della rappresentazione fossero al completo ( forse era prevista la regia di Curran, sperimentata alla Fenice, ed andata in scena già un centinaio di volte nel teatro veneziano). Ieri Carlo Fuortes - sorprendendo tutti e mettendo a segno un altro colpo grosso - ha annunciato che la regia della prossima 'Traviata', fra maggio e giugno, sarà affidata a Sofia Coppola, la notissima e brava regista figlia di Francis che la prima volta abbiamo visto protagonista del 'Padrino n.3' di suo padre, mentre viene colpita e muore, sulla scalinata del Massimo di Palermo alla fine di una rappresentazione di Cavalleria Rusticana- speriamo di ricordare bene. - e che ora debutta all'opera. Non solo, altro colpo grosso: Valentino Garavani firmerà i costumi. E siamo sicuri che non farà mancare il suo 'rosso'- come se noi senza quel colore ci stracceremmo le vesti.
Naturalmente, è inutile ripeterlo e sottolinearlo per l'ennesima volta, tutti i giornali plaudono a Fuortes che sta rivoluzionando il Teatro dell'Opera della Capitale, riportandolo agli antichi splendori. Che per Fuortes ed anche per i giornali - che forse dimenticano per un momento che stanno scrivendo di un teatro d'opera, dove ciò che più dovrebbe contare è la musica e, solo dopo, lo spettacolo - ciò che rende appetibile l'opera non è la musica ma la regia e lo spettacolo in generale costruito su quel titolo. E infatti lui, Fuortes, insiste ricordando che ha portato all'Opera di Roma, la crema della crema dei regsoti della regia internazionale da Martone a Barberio Corsetti da Dante a Gilliam ed ora a Sofia Coppola.
E siccome lui aggiunge che ha portato all'Opera di Roma anche grandi titoli e grandi direttori, fra i quali non ricordiamo nessun nome oltre quelli di Roberto Abbado e Lopez Cobos ma anche Renzetti, perchè no anche lui - già avvezzi al podio capitolino- prevedendo l'obiezione che i grandi nomi del podio sono assenti, ha frettolosamente annunciato che l'anno prossimo l'inaugurazione sarà affidata a Daniele Gatti.
Resta comunque la convinzione che per Fuortes il riscatto dell'Opera di Roma è affidato ai noti registi. E sia.
P.S. La perla degli annunci l'abbiano letta in una 'breve' sul Corriere, dove si diceva testualmente ' le musiche sono affidate a Jader Bergamini...'. Capite? 'le musiche' - non la direzione della Traviata; come se per questa rappresentazione siano state messe insieme musiche di diversi autori.
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