Si apre bene, benissimo la diretta del capolavoro rossiniano a duecento anni dalla sua prima romana ( Teatro Argentina), in programma al Teatro dell'Opera di Roma, con la direzione di Donato Renzetti e la regia di Davide Livermore che da quando è diventato sovrintendente a Valencia è ricercatissimo, nonostante segua la pessima e gravissima moda di riempire il 'vuoto' della Ouverture - compresa quella rossiniana, celeberrima, con un filmetto animato, e l'ouverture degradata a colonna sonora; e s'inventa cose mai viste, come quel sorcio che va su e giù per la scena - perchè il sorcio getta scompiglio - mentre dietro sfilano le immagini di tanti dittatori ghigliottinati veramente o dal giudizio della storia, inondando il mondo di un fiume di sangue.
La solita coppia ( una giornalista di Rai News 24 e un giovane - l'anagrafe ha un suo peso -direttore e pianista, celeberrimo in tutto il mondo ma non da noi, dove non lo si conosce, come lui non conosce bene l'italiano), guida la diretta che si apre nel foyer del teatro; la giornalista, dopo il siparietto con il direttorino celeberrimo, intervista il sovrintendente - un caso che passi di lì: Fuertes ( un lapsus vocalico!) Lei sta portando all'Opera di Roma grandi registi? Sì, risponde Fuortes, perchè l'opera deve essere contemporanea e la contemporaneità è data dalla regia che deve parlare la lingua di oggi, la musica è vecchia - ma questo non l'ha detto, ma l'ha fatto supporre ( ecco perchè a Noi Fuortes non va a genio! Per questa ed altre idiozie) Sovrintendente, ieri sera tanti giovani alla generale... Sì, noi siamo molto attenti ai giovani. Ancora: come pensa di far amare questo teatro e l'opera alla città di Roma? C'è un progetto ' Opera Camion', per portare nelle piazza proprio quest'opera. E dagli con questo progetto, è da un anno che lo annuncia Fuortes, ma comincerà il suo giro in città solo in luglio, con la bella stagione, questo camion rossiniano proveniente da Palermo.
Abbiamo con noi, come ospite - gli fa largo Fuortes- Placido Domingo. Maestro, chiede la giornalista, chissà quante volte lei ha cantato il Barbiere, l'opera più rappresentata al mondo. Io quest'opera non l'ho mai cantata - precisa Domingo; una sola volta, ma in studio, con Abbado ho inciso la parte di Figaro. Il tenore del barbiere è un tenore 'leggero' come io non sono. E poi il Barbiere è una delle opere più rappresentate, ma non la più rappresentata. Maestro, l'opera vivrà sempre? Sì perchè la musica non muore mai; io non sono di quelli che pensano che l'opera abbia bisogno di essere attualizzata (come la pensa l'acuto sovrintendente ndr.) non ne ha bisogno, la musica è eterna.
Per fortuna, ringrazia e saluta Domingo, la sciagurata giornalista altrimenti chissà quante altre bestialità potrebbe dire.
La diretta ha la supervisione artistica di Felice Cappa - come del resto tutto quello che RAI 5 trasmette - il quale, evidentemente, fra i suoi compiti, non ha anche quello di evitare alla bionda giornalista una gaffe dietro l'altra.
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