Chi adesso viene a dirci che coloro i quali occupano la maggior parte degli immobili del Comune di Roma sono 'povera gente', invitandoci a non infierire su di loro ed a cercare gli abusi i privilegi e gli imbrogli altrove e combatterli, deve spiegarci come mai ogni giorno si scopre qualcosa di nuovo su parecchi di quelli che - per non aver fatto pulizia negli anni passati - gli stessi definiscono 'povera gente'.
Era povera gente quella coppia che risiedeva in un villino sull'Aventino, zona San Saba, pagando al Comune l'affitto di un centinaio di Euro, mentre la signora aveva un reddito che superava i 70.000 Euro, una casa in comproprietà con la sorella e suo marito era proprietario di ben cinque appartamenti, non tutti a Roma - bisogna dirlo - e quindi scomodi alcuni per abitarvici e lavorare a Roma, ma di cui era proprietario e che quindi avrebbe dovuto abitare? Se non abbiamo capito male li hanno già sfrattati quei due, senza vergogna che hanno ottenuto un appartamento senza avere il benché minimo requisito. Naturalmente con la compiacenza di funzionari e dirigenti comunali.
E i proprietari di quella macelleria in Via Antonelli, ai Parioli dove ora s'è spostata parte della task force messa su da Tronca, dove solo per entrarci occorre pagare una tassa, anche quelli sono 'povera gente' al punto da pagare un canone mensile irrisorio, vergognoso?
E ci fermiamo a questi due soli esempi, che naturalmente non sono gli unici e neppure solo alcuni dei pochissimi. Perchè l'indagine di Tronca ogni giorno rivela e continuerà a rivelare che di abusi di privilegi e di veri e propri imbrogli, complice l'Amministrazione capitolina, l'uso del patrimonio immobiliare del Comune di Roma è pieno.
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