Ieri, in Vaticano, si è svolto un 'evento' - e dagli con 'sta parolaccia! - per il quale il Teatro dell'Opera di Roma ha prestato due ballerini; l'étoile Straccamore e Mongelli, oltre ad una dozzina di allievi della scuola di danza, per danzare sull'oratorio 'sacro'- è meglio specificarlo, non si sa mai - scritto dal grande compositore Frisina, per la chiusura dell'Anno mondiale dedicato alla, udite udite: 'Vita consacrata nella dinamica del Giubileo della misericordia'. Cosa voglia dire bisognerebbe chiederlo a mons. Frisina ed agli organizzatori dell'Anno Santo il quale ha scritto il grande oratorio sacro che 'si fonda sull'interazione del linguaggio musicale, recitativo e coreografico'. E qui, anche non si fosse trattato del grande compositore mons. Frisina, a chiunque vengono i brividi che si provano di fronte al 'sublime'.
Noi naturalmente non l'abbiamo né ascoltato né visto danzare, ma conosciamo altre cose assolutamente DIMENTICABILI del compositore Frisina.
Bene, a questo evento Fuortes ha ritenuto di dover partecipare: " Esserci per noi, come per i concerti in occasione del Giubileo della misericordia ( in tutto quattro , ve li raccomandiamo!) è un segno di attenzione e sostegno alle vitali (vitali per chi?) attività culturali ( ma ve ne sono di attività culturali per l'Anno santo?) dell'Anno Santo". Dice bene Fuortes, se si trattasse di concerti di qualità; e, invece, è il classico esempio di baciapile che a Roma, per chi voglia avere un qualche peso, è attività imprescindibile.
Alla Scala hanno reagito male alla notizia che Bigonzetti, uno dei nostri coreografi più noti ed anche bravi, sia stato nominato direttore del corpo di ballo, al posto del direttore Vaziev che presto lascerà per tornare in Russia. Non si era mai visto che un coreografo senza nessuna esperienza come direttore del corpo di ballo, assumesse quell'incarico, per giunta in un teatro con una lunga tradizione e spesso impegnato nel grande repertorio. ERRORE. E' già accaduto. Ed è dell'altro ieri. Il corpo di ballo dell'Opera di Roma, per volontà di due esperti, come Fuortes e Marino, ambedue tifosi della Roma, hanno già messo una nota ballerina, neanche coreografa, a dirigere il corpo di ballo del teatro della Capitale, Eleonora Abbagnato. Dunque che non facciano casino alla Scala- come non lo fanno più a Roma. O per lo meno che lo facciano - come non hanno più fatto a Roma, in omaggio alla bravura ed alla bellezza della Abbagnato ed alla sudditanza della stampa a Fuortes - se sono sicuri di far recedere Pereira ed il CdI dalla decisione che al corpo di ballo scaligero non piace, ma non per futili motivi.
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