Nelle passate settimane ha diretto l'Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia, prima a Roma e poi a Milano, includendo nel programma anche musiche sue. Era da molto tempo che non lo si ascoltava a Roma e forse anche in Italia. Conosciamo ovviamente da molto tempo il suo nome, mai però lo abbiamo ascoltato. Mai, intendiamo, abbiamo ascoltato musiche sue, né lo abbiamo ascoltato come direttore - la sua attività principale degli ultimi anni. O forse ci sbagliamo?
Forse ci sbagliamo, perchè non più tardi di un paio d'anni fa, la Biennale Musica di Venezia gli attribuì il 'Leone d'oro'( fino ad ora l'hanno ricevuto Boulez e Manzoni, oltre Eotvos); ed oggi la Filarmonica della Scala, l'Accademia di Santa Cecilia, il Maggio Fiorentino e l'Orchestra nazionale della Rai, consociatesi per poter fare commissioni, evidentemente costose, a musicisti importanti, gli hanno commissionato una nuova composizione, ritenendolo dunque tale, la prima per le 'quattro sorelle', che verrà eseguita nelle rispettive sedi dei committenti. A giudicare dai quali dobbiamo ammettere che ci siamo ancora una volta sbagliati, perchè non ritenevamo Eotvos, ottimo musicista, il compositore con il quale, in base alla statura e fama acquisita, cominciare la serie di commissioni.
Non sappiamo se il Leone d'oro veneziano e la nuova importante commissione scaturiscano dalla stessa fonte. Lo appureremo, per quanto il nostro giudizio possa valere. Intanto diamo atto di averlo sottovalutato, per nostra ignoranza.
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