Al quarto turno di votazioni ( ottobre, dicembre 2014 e gennaio 2105 gli altri tre ) per l'elezione del successore di Cagli, ci sono state contestazioni da parte del non eletto, secondo votato, e dei suoi sostenitori.
Votanti 58. Maggioranza richiesta 30 voti. esattamente quanti ne avrebbe presi Battistelli; mentre dall'Ongaro sarebbe rimasto al palo, ottenendone 28: per un voto michele perse la poltrona. Il che spiega le contestazioni di dall' Ongaro e dei suoi sostenitori, Cagli compreso, che in questi ultimi due anni di sua gestione aveva fatto di tutto per avere accanto come vicepresidente dall'Ongaro , sostenendone poi, da mesi, in tutti modi, la sua candidatura a Presidente sovrintendente, cosa che stando alle prime voci, non gli sarebbe riuscita.
Ora non si sa come andrà a finire, se cioè dall'Ongaro si rivolgerà ai probiviri dell'Accademia, per avere ragione. Secondo lo sconfitto c'era un voto che non andava conteggiato perchè nullo, avendo il votante scritto sulla scheda anche il suo nome - il voto era, naturalmente, per Battistelli.
Sembra ripetersi la stessa sorte, ora contro di lui, che riguardò dall'Ongaro al momento in cui fu eletto accademico - da quel che si è saputo poi. Quel voto fu poi conteggiato nonostante le contestazioni, come oggi si pensa finirà con la votazione a favore di Battistelli. Ma non è detto, perchè dall'Ongaro, Cagli ed gli altri sostenitori di Michele potrebbero ricorrere all'assemblea degli Accademici, che deve ratificare la nomina, per chiederne l'annullamento. Certo tutto è possibile, ma il ricorso agli Accademici potrebbe far riemergere dalle nebbie del silenzio quell'altra precedente elezione; e ciò non gioverebbe a dall'Ongaro e neanche all'Accademia che gode di una immagine tirata a lucido agli occhi di tutio, immagine che cela bellamente le lotte che al suo interno si combattono per il potere.
Che Cagli abbia votato dall'Ongaro è pacifico, ma per chi ha votato Pappano, non è dato sapere. E per chi ha votato quella schiera di giovani compositori ed esecutori entrati negli ultimi anni, i quali forse preferirebbero, pur devoti a dall'Ongaro, che Michele resti alla Rai, dove certamente sarebbe più utile alle loro rispettive carriere? La presenza, uno all'anno, ed a rotazione, nei programmi dell'Accademia serve loro molto meno delle esecuzioni trasmesse alla Radio ( Radio 3) per decisione di dall'Ongaro e che potrebbero più frequenti e redditizie. E' per questo che si teme che qualcuno fra i suoi fedelissimi, per questa ragione opportunistica, alla fine , nel segreto 'di pulcinella' dell'urna, abbia votato Battistelli.
Sarà sufficiente attendere solo qualche ora, per sapere che cosa è venuto fuori dalla votazione per la successione a Cagli, all'Accademia nazionale di santa Cecilia.
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