Non più tardi di un paio di mesi fa, al tempo della nomina del nuovo Segretario generale della Camera dei Deputati, molte chiacchiere girarono su Zampetti, segretario uscente per limiti di età:65 anni. Due fra tutte: andava in pensione con uno stipendio niente male ( 500.000 Euro circa l'anno) e, pensione di conseguenza, da sogno - come direbbe Briatore - o da capogiro; appena in tempo per evitare la scure dei tagli governativi che avrebbe ridotto anche il suo compenso, senza parlare della liquidazione, all'altezza dello stipendio e della pensione, con annessi e connessi che gli alti dirigenti delle Camere conservano anche quando alti dirigenti non lo sono più ( una beffa per il popolo che soffre e stenta!); e voleva che a succedergli fosse qualcuno di sua fiducia, come poi è stato, stando alle voci, con la sua sostituta, la dott. Pagano - così ci sembra si chiami l'attuale segretario generale - benedetta anche dalla Boldrini che benedice tutte le donne che salgono nella scala delle responsabilità. E bene fa.
Insomma di Zampetti, espertissimo di regolamenti e consuetudini parlamentari, non si diceva un gran bene, salvo la sua competenza.
Ora che Mattarella lo ha chiamato al Quirinale, con lo stesso incarico di segretario generale - incarico ancora più delicato dell 'omonimo al Parlamento - si procede con la sua beatificazione: Zampetti lavorerà per il Presidente della Repubblica a titolo gratuito, rinunciando egli al compenso mensile di 30.000 Euro circa. Bello sforzo. Rinuncia ai 30.000 di stipendio mensile per tenersi i 40.000 circa della sua pensione mensile. 40.000 Euro è meglio di 30.000.
Beatificazione rimandata.
P.S. Oggi i giornali inneggiano al presidente della Repubblica per l'apertura del Palazzo del Qurinale al pubblico, ai cittadini. Bene,bravo,bis! Ma se non lo avesse fatto sarebbe stato un cattivo presidente, mentre ora sarà sicuramente un buon presidente?
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