L'escluso in questione ormai si candida in ogni teatro che ha necessità, per legge, di rinnovare i suoi vertici. E la sua storia ce ne rinfresca un'altra di molti anni fa assai simile.
Quella di un notissimo critico musicale - come forse l'escluso parmigiano non è mai stato pur esercitando tale professione - il quale dal partito di riferimento, PCI ora PD, veniva candidato ad ogni sovrintendenza di teatro in ballo, ma sempre in città il cui sindaco era di quel partito. Si aveva l'impressione che il PCI di allora - come forse fa anche ora il PD, e l'escluso parmigiano potrebbe non essere molto lontano da quei lidi politici - avesse una lista di candidati, in cima alla quale c'era proprio quel critico, il quale non riusciva a farsi nominare sovrintendente di un teatro che conta ( ripiegò, sempre con la stessa tecnica su un teatrino della più lontana periferia e sull'Orchestra della RAI di Roma) nonostante il suo partito ce la mettesse tutta ogni volta. Si disse perchè era inviso - per la sua litigiosità (partigianeria, non sempre disinteresata!!!) - a molti amministratori del PCI di allora che avevano l'ultima parola per la sua candidatura, anzi per la sua nomina ni teatri che presiedevano e foraggiavano economicamente (non lo dimentichiamo).
L'escluso dal Regio di Parma potrebbe avere alle spalle qualche ex esponente di quel partito che forse può vantare ancora rapporti con amministratori della sinistra di lungo corso e lunghissima vita. Evidentemente neanche questo riesce a farlo approdare a sovrintendenza o direzione artistica alcuna, pur provandoci l'escluso con i teatri di città amministrate dal partito amico PD.
Ma, volendo scendere nei casi particolari, fossimo stati noi il sindaco PD di Cagliari, senz'altro avremmo anche noi preferito la Spocci al candidato escluso da Parma, candidatosi anche a Cagliari. Perchè? Semplicemente perchè la Spocci è andata a fare il sovrintendente, dopo che questo mestiere lo ha già esercitato a lungo in altri grandi teatri e perfino anche a Cagliari in anni passati.
Ecco perchè il nostro consiglio spassionato resta quello di continuare a circolare negli istituti di cultura, dove - diciamolo con altrettanta franchezza- comanda per le nomine, una bella mafietta del Ministero degli Esteri, dalle evidenti connotazioni politiche.
Lo diciamo perchè ne siamo certi.
Anche lì molti anni fa tentammo di proporci, sì in tutta sincerità ' per chiara fama'. Ci risposero gentilmente che la 'chiara fama' decidevano loro cosa fosse, di volta in volta, a seconda dei candidati e dei loro padrini.
E perciò, visto che ha imparato le lingue, il candidato escluso dal Regio di Parma non se la prenda e neppure ce ne voglia, continui a circolare all'estero dove l'aria sembra più respirabile.
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