lunedì 6 novembre 2017

Messa da requiem per Rossini. La lettera di Giuseppe Verdi a Ricordi

Carissimo Ricordi 
Ad onorare la memoria di Rossini vorrei che i più distinti maestri italiani ( Mercadante a capo, fosse anche per poche battute) componessero una MESSA DA REQUIEM da eseguirsi all'anniversario della sua morte. Vorrei che non solo i compositori, ma tutti gli artisti esecutori, oltre il prestare l'opera loro, offrissero altresì l'obolo per pagare le spese occorrenti. Vorrei che nissuna mano straniera, né estranea all'arte, e fosse pur potente quanto si voglia, ci porgesse aiuto. In questo caso io mi ritirerei subito dall'associazione.
La messa dovrebbe essere eseguita nel S. Petronio della città di Bologna che fu la vera patria musicale di Rossini.

Questa messa non dovrebbe essere oggetto né di curiosità, né di speculazione; ma, appena eseguita, dovrebbe essere suggellata, e posta negli archivi del Liceo musicale di quella città, da cui non dovrebbe essere levata giammai. Forse potrebbe esser fatta eccezione per gli anniversari di Lui, quando i posteri credessero di celebrarli.

Se io fossi nelle buone grazie del Santo Padre, lo pregherei a voler permettere, almeno per questa sola volta, che le donne prendessero parte all'esecuzione di questa musica, ma non essendolo, converrà trovare persona più di me idonea ad ottenere l'intento.
Sarà bene istituire una Commissione di uomini intelligenti onde regolare l'andamento di questa esecuzione, e soprattutto per scegliere i compositori, fare la distribuzione dei pezzi, e vegliare sulla forma generale del lavoro.

Questa composizione (per quanto ne possano essere buoni i singoli pezzi) mancherà necessariamente d'unità musicale; ma se difetterà da questo lato, varrà nonostante a dimostrare, come in tutti noi sia grande la venerazione per quell'uomo, di cui tutto il mondo piange ora la perdita.

Addio e credimi. Aff.mo G. Verdi. ( Lettera di Verdi a Ricordi, Sant'Agata. 1968,17 novembre)

Nessun commento:

Posta un commento