mercoledì 22 novembre 2017

Un grande ospedale della Capitale che non ha il reparto di neurochirurgia. Siamo un paese civile?

Il tragico episodio della morte della quattordicenne a Roma getta nello sconforto tutti i normali cittadini che si domandano: come è possibile che un grande ospedale come il 'Pertini' non abbia un reparto di neurochirurgia?

 I fatti.Diagnosi sbagliata, quando la mamma ha portato la ragazzina in ospedale con un forte mal di testa: stress; mentre se le avessero fatto un 'tac' od una 'risonanza'  - noi non sappiamo quale delle due, non siamo esperti nella materia - avrebbero forse capito che lo stress non c'entrava affatto.
La ragazzina va a casa con la madre, rassicurata. Ma  quando torna a scuola si accascia e da allora comincia il tragico calvario. Torna in ospedale, dopo aver atteso l'ambulanza. dove le fanno, non immediatamente, la 'tac' e si accorgono, pur trattandosi di un caso assai raro, dell'aneurisma. Ma L'OSPEDALE PERTINI NON HA UN REPARTO DI NEUROCHIRURGIA.
Di nuovo ambulanza e trasferimento al 'Bambino Gesù', dove viene immediatamente operata. Ma nel frattempo sono passate oltre due ore, un tempo infinito  in simili casi . Niente da fare. Troppo tardi. La bambina, che AVREBBE POTUTO SALVARSI, se gli ospedali fossero in Italia come dovrebbero, nonostante  ciò che la Lorenzin vuole farci credere, è morta a quattordici anni.

Il prof. Giulio Maira, intervistato, ha effettivamente ammesso che un aneurisma a quell'età è un caso molto raro. Passi perciò la prima diagnosi sbagliata - stress - all'ospedale, dove comunque avrebbero potuto fare un'indagine al primo ricovero, ma non l'hanno fatto perchè il 'pronto soccorso' lì, come in altri istituti ospedalieri, è sempre affollato ecc... ecc... tutte cose che sappiamo. Ma la seconda volta occorreva fargliela presto l'indagine e a seguito dell'esito, operarla d'urgenza, e forse si sarebbe salvata.

I casi di malasanità in Italia sono frequenti anzi normali; come frequente ed anche normale è l'invio da parte della Lorenzin di ispettori.  Ma tutto resta come prima. Questo ci preme sottolineare qui. L'ospedale 'Pertini' non può non avere una neurochirurgia. Mancano i soldi, ci verrebbe risposto. I soldi trovateli, replichiamo.

 Questo è il problema. Gli ospedali e le scuole, in ogni paese della nazione, grandi o piccoli, devono   vantare un grado altissimo di eccellenza ed efficienza. Questo fa un paese civile. Che non può non garantire la salute fisica e mentale dei suoi cittadini. Gli ospedali insufficienti e poco efficienti, le scuole insicure fisicamente ed anche intellettualmente devono diventare solo un tristissimo ricordo.

Ci hanno impressionato le dichiarazioni della preside del Liceo 'Virgilio'  dove è caduto un soffitto che poteva  fare una strage di ragazzi che passano ogni giorno la mattinata a scuola; la quale ha detto che 'i professori non riescono a 'governare' gli allievi a dialogare con loro. La preside forse non si è resa conto di quel che diceva, dimostrando che chi le ha affidato quella responsabilità non conosceva la sua incapacità ed inadeguatezza. Ma come, i professori non sanno, o non riescono a parlare ai loro allievi? Che sanno fare allora' ? A noi che abbiamo insegnato per una quarantina d'anni, anche in scuole turbolenti ed in anni di contestazione, non è mai passato per la testa che in situazioni particolari non saremmo stati in grado di avere un colloquio od anche un dibattito con i nostri studenti. E quando ci è capitato siamo stati all'altezza del momento.  Ammettere di non averlo  significa  per un insegnante, ammettere il  proprio fallimento.  Questo in fondo ha voluto dire la preside inesperta. Una ammissione gravissima!

Come si esce da questa situazioni precaria anche fisicamente?  Tagliando tutti  -TUTTIIII - i privilegi, innanzitutto economici di qualunque categoria, dai parlamentari ai magistrati ai manager pubblici, e con quei soldi cominciare a pensare a mettere fine  ai troppi buchi neri degli ospedali e delle scuole. Poi occorre trovare altri fondi, perchè quelli sicuramente non basteranno. ma intanto si cominci con quelli.

 Invece accade che si debbano ascoltare quasi giornalmente notizie di malasanità e  cattiva scuola, mentre, altrettanto giornalmente, il taglio dei privilegi e degli sprechi - che sono altrettanto diffusissimi!- viene attribuito all'antipolitica che un giorno finirà. Perchè - si dice- il taglio di quei privilegi non cambierà nulla di importante nel paese. Intanto si cominci da lì, si è atteso fin troppo. Il resto verrà  dopo.

Nessun commento:

Posta un commento