Sono oltre un milione e duecento
mila gli spettatori che nel 2014 hanno assistito ai concerti e agli
spettacoli (circa 7.500 repliche) realizzati dalle realtà del mondo
della lirica e della musica rappresentate dai teatri di tradizione,
dalle istituzioni concertistiche orchestrali, dai festival, dalle
società di concerto e dalle attività di lirica ordinaria. E’
questo uno dei dati emersi oggi nel corso della presentazione del
Quaderno, realizzato da Federmusica/Agis, La lirica e la musica
sommerse. Rapporto sulle Istituzioni liriche e musicali al di là
delle fondazioni lirico-sinfoniche che si è svolta a Roma presso la
Presidenza Nazionale dell’Agis. Il Quaderno (NEDEDIZIONI) esamina
gli aspetti relativi ai modelli giuridici di gestione,
all’organizzazione, alle tipologie contrattuali di lavoro e alla
contrattazione collettiva, ai risultati economico-finanziari, alla
domanda, all’offerta e alle strategie di promozione dei Teatri di
Tradizione, delle Istituzioni Concertistiche Orchestrali, dei
Festival di lirica e musicali, delle Società concertistiche, dei
Festival di jazz, delle attività di lirica ordinaria e delle Bande
musicali. Lo studio è stato realizzato sulla base di questionari
sottoposti alle realtà di spettacolo in esame. In particolare
risulta che le 11 istituzioni concertistico orchestrali (ICO) prese
in esame hanno realizzato circa 1300 repliche (1129 concerti e 168
recite liriche), registrando 494.567 spettatori, con un grado di
copertura dei posti a sedere del 57,6%. Sul fronte del campione di 13
teatri di tradizione sui 29 riconosciuti, sono state realizzate 204
recite liriche e 161 concerti, per 214.775 spettatori. Per quanto
riguarda il campione di 7 festival, sono stati realizzati 130
concerti e 22 recite liriche che hanno registrato 67.641 spettatori.
I dati illustrano inoltre un quadro positivo delle realtà esaminate,
caratterizzate da una gestione economico-finanziaria in equilibrio e
bilanci sani, e da strutture dotate di organizzazioni snelle e
funzionali. Con le risorse provenienti dal Fondo unico per lo
spettacolo, la prima fonte tra le entrate pubbliche delle ICO e dei
festival, viene coperto il 33,24% del costo totale delle ICO e il 30%
di quello dei festival. I contributi dei Comuni, la prima fonte tra
le entrate pubbliche dei teatri di tradizione, coprono il 27% del
costo totale dei teatri di tradizione. La presentazione di oggi è
stata aperta da Carlo Fontana, presidente Agis, che ha sottolineato
come i dati contenuti nel Quaderno evidenzino la vivacità e la
ricchezza di iniziativa delle attività liriche e musicali, pur nelle
difficoltà affrontate ogni giorno. Fontana ha inoltre annunciato che
in Agis si sta lavorando alla costituzione di una Federazione dello
spettacolo dal vivo che riunirà le diverse associazioni del settore
con l’obiettivo di interloquire in modo unitario e sempre più
propositivo con le Istituzioni. Anche Francesco Punzi, presidente di
Federmusica, ha sottolineato l’intraprendenza e il coraggio della
attività della lirica e della musica messe in evidenza dai dati
raccolti. Punzi ha parlato di un mondo estremamente variegato che
nella sua diversità porta avanti un lavoro indispensabile su tutto il territorio nazionale, consentendo
ai vari pubblici di assistere a spettacoli e concerti di altissima
qualità. Nel corso della presentazione sono intervenuti anche il
professore di diritto amministrativo all’Università Tor Vergata di
Roma, Eugenio Picozza, e il presidente del CLES - Centro di ricerche
e studi sui problemi del lavoro, dell’economia e dello sviluppo -
Alessandro F. Leon che hanno curato rispettivamente l’introduzione
alla parte sui modelli giuridici organizzativi e l’introduzione
alla parte sulla gestione economicofinanziaria, la domanda e
l’offerta. Picozza ha sottolineato l’importanza di fare rete con
le istituzioni, individuando in particolare nel mondo dell’Istruzione
un ottimo alleato, partendo dalle novità introdotte dal decreto
Buona Scuola che ha inserito i linguaggi del cinema e dello
spettacolo dal vivo nel piano triennale dell’offerta formativa
delle scuole. Leon ha invece evidenziato alcune delle qualità del
mondo della lirica e della musica emerse dal Quaderno, come la
capillare diffusione sul territorio e la grande capacità di
adattamento alle difficoltà. Tra i rappresentanti delle diverse
associazioni del settore, sono intervenuti Giuseppe Gherpelli,
presidente ATIT (teatri di tradizione), Marco Parri, presidente ICO
(istituzioni concertistico orchestrali), Francesco Maria Perrotta,
presidente Italiafestival, Alfonso Malaguti, presidente AIAC
(attività concertistiche), Claudio Lepore, presidente ANTAL (teatri
attività liriche), Gianni Pini, presidente I-Jazz (festival jazz
italiani), Francesco Pollice, presidente AIAM (attività musicali) e
Gino Vallerugo per l'AMBIMA( bande).
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