In RAI, nelle ultime settimane, si annunciano tempi duri per gli autisti, anzi ex autisti, dopo il caso tangenti ed irregolarità, scoperte di recente, riguardante appunto uno di questi professionisti, assurto in RAI a dirigente, dopo essere stato funzionario a Mediaset, e prima ancora autista del Cavaliere.
Guardarsi dagli autisti è la regola d'oro e la parola d'ordine. Mai rivelare loro particolari piccanti, mai farsi accompagnare in luoghi equivoci - come il caso di un ex governatore del Lazio dovrebbe insegnare a tutti! - mai confidare alcunché ad essi... perché un giorno, sentendosi traditi o non giustamente compensati, potrebbero rinfacciare ogni cosa. Come appunto ha fatto l'ex autista in questione, quando in due diverse telefonate ha cercato di ricattare prima il Cavaliere (per il caso Noemi, che vantava di conoscere dalla a alla z) e poi anche Gianni Letta, chiedendone l'appoggio per sfuggire ai guai.
Queste cose possono accadere altrove, non in RAI, si va dicendo ostendando sicurezza. ( l'ex autista la prima promozione l'aveva infatti ricevuta a Mediaset). Falso. Perchè anche in RAI è accaduto che l'autista di un dirigente assai in vista, ha fatto carriera fino ai vertici, giungendo alla guida di una rete, senza naturalmente i ricatti dell'altro caso. Almeno non sappiamo.
Adesso, a seguito di tale caso clamoroso, si teme che, qualora si riesca a rianimare il 'cavallo morente' di Messina, prendendolo per le palle, anche a lui spetterà una promozione, dopo i molti anni passati di fronte al palazzo di Viale Mazzini, a fare il finto morto, ma spiando notte e giorno il via vai di ogni genere, e quel che nel bene e più ancora nel male, accadeva nel palazzo di vetro.
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