"Situazione
complessa" quella dell'Arena di Verona. Lo dice il ministro dei
beni culturali e turismo Dario Franceschini, che oggi a Roma ha
incontrato il sindaco Flavio Tosi per raccogliere la sua versione
sulla vicenda della crisi che ha colpito la fondazione lirica veneta
con la prospettiva della messa in liquidazione. Al termine del
colloquio, il ministro si è preso un momento di riflessione con
l'obiettivo di arrivare comunque ad una soluzione "in tempi
rapidi". L'allarme per la Fondazione Arena risale allo scorso 7
aprile quando Tosi, dopo il no dei lavoratori all'accordo sul
contenimento dei costi sancito dal referendum, aveva annunciato la
decisione, presa all'unanimità dal consiglio di indirizzo della
fondazione di cui lui è presidente, di mettere in liquidazione
l'ente lirico, con conseguente messa in mobilità dei 300 lavoratori.
Una decisione sulla quale l'ultima parola spetta però al ministero.
Siglato da Cgil, Cisl e in ultimo anche dalla Uil, l'accordo poi
bocciato dal referendum escludeva invece i licenziamenti, prevedendo
la 'gestione' di 60 esuberi con prepensionamenti e incentivi
all'esodo. Nessuna riduzione per il corpo di ballo, ma un taglio
netto del costo del personale per 4 milioni di euro. Una 'medicina'
necessaria, era stato spiegato, per poter accedere ai sostegni alle
Fondazioni lirico-sinfoniche in crisi previsti dalla cosiddetta
'legge Bray', e consentire la chiusura del bilancio in pareggio
tecnico. Quella dei lavoratori, aveva commentato a caldo Tosi, è
"una decisione sciagurata, che comporterà di conseguenza
l'azzeramento di tutti i posti di lavoro", aveva detto il
sindaco. Anche se questo non significa, aveva aggiunto, che salterà
la prossima stagione lirica estiva. "Se la richiesta verrà
accolta dal Mibact - aveva spiegato Tosi - dovrà essere definito un
altro strumento che organizzi in maniera più privatistica la
stagione estiva in Arena". La palla quindi è passata al
ministero. Due al momento, gli scenari possibili: oltre alla
liquidazione chiesta da Tosi, il commissariamento. (ANSA).
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