L'avesse saputo in tempo sicuramente Giorgio Battistelli l'avrebbe incluso nel programma del suo FFF, il prossimo festival delle sperimentazioni contemporanee, quel singolare brano per pianoforte, archi, suoni elettronici e 400 brandine per gli spettatori, una ninna nanna suonata da Max Richter a questo nostro mondo frenetico, andato in scena qualche settimana fa a Berlino, e che Milano, da quel che si sa, potrebbe aver rubato a Roma, fregando sul tempo la Capitale.
La maratona fra suoni e sonno ha la durata di otto ore. Si comincia alle 21,30, in un casermone di cemento, vecchio manufatto industriale alla periferia di Berlino; dopo due ore si tirano fuori i pigiami - la partitura, esplicitamente, non prevede la nudità, mentre prescrive che la lingerie femminile debba essere castigata per evitare che agli insonni, stufi della musica, salti in testa di dedicarsi ad una ginnastica molto salutare - ci si mette comodi e scivola sotto le lenzuola da soli o in coppia, per dormire, beninteso. A mezzanotte esatta, Richter ed i suoi musicisti salgono sul palco - c'era proprio bisogno di imitare il rito stantio del concerto classico? - e cominciano. L'esecuzione avrà qualche pausa segnata in partitura; ma prima della musica i musicisti hanno dovuto studiare il modo per tenersi svegli durante la notte, mentre il pubblico dorme tranquillamente per nulla disturbato da Richter e dalla sua musica. Alle 7 i primi risvegli, tutti hanno facce sorridenti, gli archi rendono più dolce il risveglio. Alle 8 in punto - lo scherzo è durato anche troppo - i musicisti la fanno finita ed il pubblico esce per andare al lavoro.
Naturalmente interpellati dai giornalisti, i partecipanti si sono dichiarati soddisfatti ed hanno aggiunto che mai avevano, prima di allora, ascoltato una musica tanto rilassante, così rilassante che non l'hanno sentita affatto, essendo subito sprofondati nel mondo di Orfeo.
Adesso tutta Milano è elettrizzata dall'idea di poter per una notte dormire in un pubblico dormitorio mentre qualcuno suona una musica che mai ascolteranno.
E Richter ha promesso che non si fermerà. Ora farà un brano da eseguirsi nei cessi pubblici di durata più limitata, giusto il tempo per fare i bisogni; poi un secondo per le le docce comuni nelle caserme; ed un terzo da mischiare ai suoni che solitamente accompagnano una digestione pesante. E così tutta la giornata dell'uomo sarà insonorizzata. Resterà fuori, come ha promesso d'accordo con le aziende, solo il tempo del lavoro, pena l' annullamento delle sponsorizzazioni. Perchè anche per fare simili cazzate servono soldi.
Nessun commento:
Posta un commento