Lo studioso e storico dell'arte, Tomaso Montanari, presentissimo nel dibattito sulla cultura e sui 'beni' culturali in Italia, sul 'Venerdì' ( La repubblica) di oggi ci aggiorna sulla situazione della gloriosa Biblioteca dei Girolamini di Napoli, della cui spoliazione ad opera di quel furfante di De Caro, della premiata scuderia Publitalia agli ordini e al servizio di DellUtri e Galan, era stato il primo a dare notizia e, di conseguenza ad arrestarla, la spoliazione; poi la magistratura ha provveduto a condannare ed arrestare il De Caro, che oggi è nuovamente sotto processo perché, oltre che la biblioteca napoletana, ha depredato anche quella del Ministero dell'Agricoltura, dove s'era fatto mandare dai soliti amici e complici, con la solita identica missione: fregare libri antichi e venderli sul mercato 'nero' antiquario o a qualche suo amico e protettore, noto bibliofilo per passione, che s'è dichiarato estraneo alla faccenda. Basta credergli!
Adesso Montanari torna sull'argomento Girolamini per farci sapere che la Biblioteca ed anche la Chiesa sono in pessime condizioni, e biblioteca e chiesa hanno bisogno di interventi urgenti se non si vuole che il colpo definitivo oltre quello già inferto da De Caro, sia il tempo e l'incuria a sferrarglielo. perchè la Chiesa cade a pezzi e la Biblioteca non ha un direttore che se ne prenda cura.
E non sarebbe il primo caso in Italia, dove il ministro è più interessato a ricoprire i sotterranei del Colosseo, per farci tornare tornei e sfilate; o attento a farsi fotografare con il suo capo Renzi assieme a cinematografari che si dicono soddisfatti del DDL appena approvato dal Consiglio dei ministri sul Cinema e sui nuovi finanziamenti ad esso destinati - decisioni che lo mettono in vetrina sui giornali - mentre assai poco o niente gli frega di una biblioteca della cui importanza forse non sa; come anche delle colonne che perdono pezzi a Pompei, tanto lui e il suo compare, a Pompei si sono fatti fotografare qualche giorno fa, all'apertura di una nuova Domus.
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