Il nuovo direttore generale dello spettacolo, Ninni Cutaia, ha annunciato che il FUS per il 2016 sarà di 407 milioni di Euro e che sarà cambiato il regolamento affidato da quel disastro di Nastasi all'algoritmo con il quale, in una sola stagione, ha DELIBERATAMENTE messo ko lo spettacolo in Italia. In un colpo solo. Decretando la fine di decine e decine (più o meno centocinquanta su centoottanta) di istituzioni musicali, alle quali ha negato il finanziamento dopo anni o decenni di concessione.
Nel silenzio generale delle varie associazioni di categoria del mondo dello spettacolo, a cominciare dall'AGIS di Carlo Fontana che, all'uscita di scena di Nastasi lo ha anche ringraziato per la proficua collaborazione, quando invece , da prima avrebbe dovuto dargli un bel calcio in culo, pubblicamente, e metterlo fuori gioco, prendendo forza da tutte le associazioni cancellate in un attimo dalla faccia della terra. E non venga a dirci Carlo Fontana che condivideva quel misfatto, perchè Carlo Fontana che da sempre vive nel mondo della musica, che perciò conosce bene, avrebbe dovuto per primo ed ufficialmente alzare la voce e guidare la protesta contro le malefatte di Nastasi. Che decapita tutti ma trova lavoro per la mogliettina al San Carlo di Napoli. A proposito, perchè i solerti magistrati non lo hanno comunque indagato, anche se lui ad un certo punto, vista la mal parata, ha fatto dimettere in tempo la mogliettina che da signorina - è bene non dimenticarlo mai - fa Minoli ed è figlia anche di Matilde Bernabei? Chi se ne fotte delle regole, ed in barba ad ogni pudore fa quello che ha fatto Nastasi come lo vogliamo definire? Dirigente pubblico infedele? Perchè no? Ma forse potremmo anche osare qualche definizione più forte.
Ora lui è al seguito del premier che lo ha voluto al suo fianco per sfruttarne le capacità e le doti magiche utilizzate sempre a fin di distruzione, salvo che nei casi della difesa degli interessi suoi e famigliari.
Cutaia cancellerà quell'algoritmo, a seguito delle centinaia e centinaia di proteste di tutto il mondo dello spettacolo, e tornerà a distribuire i finanziamenti secondo criteri che tengono conto dei vari fattori identitari delle nostre istituzioni.
Anche Franceschini , il loquace 'mezzodisastro' tace, ha perso l'uso di parola, perchè sa di non poter più difendere l'indifendibile Nastasi. E già si prepara a mettere mano alla borsa nel caso in cui i ricorsi pendenti presso i tribunali amministrativi, le istituzioni dovessero vincerli e il Ministero fosse costretto da tali sentenze dare loro il contributo (o finanziamento) che Nastasi gli ha negato senza ragione.
Mentre NASTASI, ANCHE DOPO QUESTO ULTERIORE PASSO FALSO, HA ANCORA IL PADRINO, A TUTTI NOTO, CHE LO DIFENDE E PROTEGGE.
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