Negli anni Novanta del secolo passato, gli anni in cui Abbado fu a capo dei Berliner - restandovi fino al 2002, appena dopo la fase critica della sua malattia - Lidia Bramani, musicologa di successo specializzata in massoneria, fu sua fedelissima collaboratrice oltre che amica. E, la musica, in quegli anni, a dire del maestro e della sua conversatrice privilegiata, volava nel cielo sopra la città. Da tale concetto di partenza, Lidia Bramani firmò a quattro mani un fortunato volumetto, La musica sopra Berlino, frutto di lunghe ed esclusive conversazioni con il direttore, che ebbe nel tempo diverse edizioni finendo perfino nei 'tascabili', a significare il successo editoriale. Poco più di 300 pagine, per un costo di poco superiore alla decina di euro.
Passano gli anni, e Lidia Bramani si accorge di conservare, gelosamente, ancora altre confessioni, mai rese pubbliche, dell'amatissimo maestro, decidendosi infine a renderle pubbliche, non tenendole più solo per sè .
E così a 15 anni di distanza dalla musica che volava sopra Berlino, scopre che la Musica che prima volava, ora scorre in città, e pubblica un altro volumetto, La musica scorre a Berlino, che è poi lo stesso volume precedente, ma con molte pagine in più, inedite, rispetto al primo (poco più di 300 pagine, una ventina o poco più in aggiunta a quelle del precedente, e una decina di Euro di costo, come il precedente).
L'attesa è grande, al punto che fioccano le presentazioni sui giornali e altrove, come oggi ha fatto Leonetta Bentivoglio su Repubblica, e come farà ancora la Bentivoglio proprio domani quando presenterà assieme all'autrice, Lidia Bramani, nella Libreria Feltrinelli di Milano, il nuovo volume. Bentivoglio conosce bene la Bramani con la quale ha firmato un volumetto dal titolo ' Susanna non vien', e ne apprezza doti e capacità, come aveva fatto a suo tempo anche Claudio Abbado, aprendo a lei il cuore e l'anima.
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