Dobbiamo confessare chiaramente che proviamo soltanto umana pietà e neanche un briciolo di stima, per tutti quei dirigenti RAI che ogni giorno sbandierano i dati auditel quando vogliono mantenere in vita trasmissioni che interessano a qualcuno, mentre in altri casi li ignorano, se, deludenti come le attese non mantenute, intendono insistere con certi programmi.
Causa il nostro diretto interessamento continuiamo a domandarci perchè dopo sei edizioni estive ( 1999-2004) della trasmissione 'ALL'OPERA!' condotta da Antonio Lubrano e da noi scritta, quella bella trasmissione è stata cancellata dal palinsesto. Se vi dicono che faceva ascolti non esaltanti, dicono bugie, falsità. E ve lo dimostriamo.
Abbiamo controllato, proprio in questi giorni gli ascolti che dovrebbero essere esaltanti per mantenere in palinsesto certi programmi , come OVERLAND che va avanti da 15 anni, d'estate come ALL'OPERA!,in seconda serata come ALL'OPERA!e che nell'ultima puntata del 28 agosto ha registrato 723.000 telespettatori, per uno share di 9,01% - né più e né meno di quel che faceva ALL'OPERA!- ma OVERLAND continua, ALL'OPERA! è stata cancellata.
Un'altra trasmissione, che sta diventando un appuntamento fisso: PETROLIO, guidata da Duilio Giammaria, e che, dopo alcuni esperimenti estivi e festivi, va in ondaogni lunedì, sempre su RAI Uno, e sempre in seconda serata, togliendo una serata a 'Porta a Porta'. Bene anche PETROLIO che viene promossa ad appuntamento stabile, di RAI Uno, in seconda serata, nella puntata di lunedì 1 settembre ha avuto 893.000 telespettatori con uno share dell'8.33%, ne più e nè meno di ALL'OPERA! che, adesso diciamola tutta, durante alcune estati è stata replicata anche di domenica pomeriggio, mantenendo e talora aumentando gli ascolti, che per talune puntate hanno avuto uno share del 14%, con punte , di telespettatori, di quasi 1.300.000. Dati più che soddisfacenti. Gli stessi dati che fanno proseguire la realizzazione e messa in onda di OVERLAND e PETROLIO e che hanno, INSPIEGABILMENTE affossato ALL'OPERA!'.
Perchè allora All'OPERA! non è proseguita e non può neanche tornare?
Innanzitutto perchè del melodramma - vanto degli italiani, come si dice - in televisione non frega niente a nessuno dei dirigenti analfabeti che preferiscono comunque il night al teatro. Altrimenti non si spiegherebbe come mai il melodramma insieme ad altre forme di spettacolo dal vivo sia stato affidato alla cura dell'ineffabile Marzullo, altro mistero della RAI.
Ma vi potrebbero anche rispondere dalla RAI, che ora c'è RAI 5 di D'Alessandro, dove regna monarca assoluto Michele Dall'Ongaro, tuttologo e tuttofare, che non si spaventa di fronte a nulla, neanche alla overdose della sua presenza in video. Chi vi rispondesse così, saprebbe bene di mentire, perchè le trasmissioni di intere opere in TV si sa quale destino abbiano e continuino ad avere. Altra cosa era ALL'OPERA!, trasmessa da una rete generalista e rivolta al grande pubblico.
Ma potrebbero anche dirvi che ALL'OPERA! costava molto. Altra evidente bugia, giacchè la trasmissione può esser ripresa con una spesa mille volte inferiore a qualunque altra trasmissione e che avrebbe il merito di trasmettere opere che la RAI, per contratto ma non solo per contratto, riprende regolarmente e poi va a - buttare, letteralmente - nei suoi magazzini. ALL'OPERA! consentiva, stagione dopo stagione, di far vedere al pubblico edizioni sempre nuove di titoli popolarissimi.
Poi ci sono anche ragioni di bassa lega. ALL'OPERA veniva fatta da pochissimi - autori eravamo noi e Lubrano, Lubrano era il presentatore, e poi c'era il regista, Tony Verità con l'aggiunta Naturalmente dei tecnici delle squadre di ripresa ecc... Non c'era spazio per infilarci altre persone che interessavano a questo o a quel direttore generale o direttore di rete come avviene in alcuni calderoni .Ma accadde anche con noi: ci fu imposta una persona, regista RAI in pensione, che avrebbe dovuto suggerire a noi - lavoro inutile del tutto - alcuni dati sulle opere; presentandoci delle note che noi leggevamo per rispetto della persona che le aveva prodotte e basta) come avviene in alcuni calderoni.
Quest'insieme vergognoso di ragioni hanno fatto cancellare ALL'OPERA! fino ad oggi.
Nessuno dica, per favore, che però RAI Uno ha fatto 'Mettiamoci all'Opera', con Frizzi, da Rieti, nel Teatro Vespasiano la cui fondazione è presieduta da Gianni Letta - uno sconosciuto! - perchè allora vi sputeremmo in un occhio; non avreste capito nulla ed allora meglio, per noi, tacere.
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