Inosservanti del galateo musicale che settimana dopo settimana il noto compositore di origine torinese, Nicola Campogrande, intende insegnare al pubblico della musica in Italia, gli rivolgiamo alcune domande sperando in una sua, pur stizzita, risposta.
Prima domanda: Che lavoro fa?
Seconda domanda ( se la risposta alla prima domanda è :il compositore): ma i compositori non sono tutti morti?
Terza domanda ( se la risposta alla seconda domanda è: i compositori sono sopravvissuti a se stessi): per quale film sta lavorando?
Quarta domanda ( se il compositore non si lamenta ancora, come però ha fatto, degli organici sempre più ridotti e concisi): nella sua vita precedente ha scritto qualcosa di particolare, per uno strumento in particolare?
In attesa di risposta, non sappiamo se fargli o meno una quinta domanda, che forse potrebbe non piacergli, tuttavia: che sta scrivendo adesso?
Grazie, saluti da un suo ammiratore
pietro acquafredda
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