martedì 2 gennaio 2018

Concerti del periodo natalizio in RAI. Dopo Assisi, anche Venezia aumenta gli ascolti

 Alcuni giorni fa  abbiamo scritto che l Concerto di Natale da Assisi, trasmesso ( Rai 1, in differita) il giorno di Natale subito dopo la benedizione papale - lo stesso orario nel quale andrà in onda il Concerto di Capodanno dalla Fenice, dopodomani.  Ha acquistato quasi 500.000 telespettatori in più, rispetto al 2016, quando ne  aveva inchiodati davanti al teleschermo 1.920.000: quest'anno ha raggiunto la bella cifra di 2.463.000,  tornando ai livelli del 2015. Dunque è andato bene.

Possiamo dire che tale tendenza  positiva toccherà anche al Concerto di Capodanno da Venezia, invertendo la vertiginosa perdita dei precedenti tre anni, quando dal 2015 al 2017 è passato da 4.400.000 a 3.600.000 circa?

Abbiamo espresso qualche dubbio, pur riconoscendo che  il programma di quest'anno era meglio di quello dei tre anni precedenti( vedi post del 13 dicembre 2017, qaundo scrivevamo del programma, in dettaglio).

 Poi il buon risultato del Concerto di Natale da Assisi ci ha fatto sperare - SINCERAMENTE-  che anche dal Concerto di Capodanno da Venezia la china potesse  essere fermata,  se non  addirittura risalita. Il che è avvenuto, riportando i telespettatori  da quota 3. 680.000 circa dell'anno scorso, il minimo storico,  a 4.192.000 ( share 25,7%), con un aumento secco di 500.000 telespettatori circa. E' accaduto a Venezia ciò che già s'era verificato ad Assisi.

 Ha ragione il ministro Franceschini, 'mezzodisastro', quando canta vittoria  per i  buoni risultati di quest'anno relativamente ai cosiddetti 'consumi culturali', oppure i due concerti hanno aumentato il loro pubblico innanzitutto perché hanno presentato programmi più adatti alle due circostanze, finalmente?

Il Concerto da Vienna,  diretto da Muti, trasmesso in differita dalle 13.40 circa alle 16 - dunque una lunga durata - ha avuto uno share medio del 18%, e 3.000.000 circa di telespettatori. L'anno scorso era sceso vertiginosamente a 2.370.000, perdendo circa 700.000 telespettatori rispetto al 2016. Ora è tornato, risalendo anch'esso la china , al risultato di due anni fa.

 Un acuto osservatore, del giro dei 'vedovi' inconsolabili di Vienna, Andrea Parrella, sul sito Fanpage.it, sezione Spettacolo, ha attribuito il calo dell'ascolto del concerto viennese alla retrocessione su Rai 2 , senza domandarsi se magari in Italia il concerto veneziano possa essere più gradito di quello viennese.  Poi si è lasciato prendere dalla foga e  ha scritto addirittura che Vienna nel 2000 aveva avuto 6.000.000 di telespettatori. Bum! Si trattava di picchi di ascolto, qualche picco, ma Vienna,  che si ricordi,  non ha mai avuto tanti telespettatori come ha avuto da sempre Venezia, che si è mantenuta fino al 2014 sempre molto sopra i 4.000.000, raggiungendo in alcuni anni anche i 4.700.000. cosa che non è mai accaduto al Concerto viennese.  Poi, per tre anni consecutivi la débacle dovuta principalmente a programmi dissennati ed inopportuni. Ora che  Ortombina  ha cominciato a ragionare  su una più corretta formulazione del programma, forse  nei prossimi anni  continuerà la risalita del Concerto di Venezia, riportandolo ai livelli precrisi (2015-17). E noi saremo felici. Non ci ha mai divertito la perdita di share per Venezia, semmai ci ha procurato qualche arrabbiatura di troppo per il fatto che Ortombina, lasciato solo, senza cioè la nostra  consulenza sul programma, non fosse riuscito a capire quale linea seguire,  che era quella indicata da noi negli anni precedenti. Ora che sembra averlo capito, siamo contenti che una creatura, anche NOSTRA, continui a vivere bene ed a crescere.

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