Per la serie di concerti che Gergiev dirige a Roma, nella stagione sinfonica dell'Accademia di Santa Cecilia, con un repertorio monografico: Jolantha e le Sei sinfonie di Ciaikovsky, i giornali hanno sottolineato la compresenza di due orchestre, a seguire nel calendario: l'Orchestra di casa prima per l'opera e quella di Gergiev a San Pietroburgo, e cioè l'Orchestra del Mariinsky, per le sinfonie, come fosse una novità, mentre novità non è.
Quasi sempre, per il suo ritorno a Roma, Gergiev s'è portato appresso la 'sua' orchestra, anche per sottolineare la particolare qualità di essa nel repertorio di 'elezione', quello russo, che esegue regolarmente: sinfonico operistico e di balletto, oltre che la sua caratteristica, mantenuta e difesa strenuamente, sia stilistica che proprio di 'suono': il suono 'russo' si potrebbe dire.
Esattamente come viene riconosciuto, e lo ha sottolineato lo stesso Gergiev anche in questa occasione, all'Orchestra di Santa Cecilia il suo suono 'italiano' - diciamo così, per il cui carattere la presenza da oltre dieci anni di Pappano ha avuto un peso.
Anche il tirarsi dietro sempre la 'sua' orchestra da parte di Gergiev non è una sua esclusiva, perchè fa altrettanto anche Pappano. Chi lo invita a dirigere fuori dal Covent Garden e dall'Accademia romana, sa che può invitarlo solo a condizione che diriga la 'sua' orchestra Ad onor del vero, Gergiev gira molto di più di Pappano anche senza la sua orchestra.
Ora viene da chiederci, e fossimo stati presenti all'incontro con il direttore russo, amico di Putin, lo avremmo chiesto al diretto interessato: perchè come Lei viene a Roma con la sua orchestra, non succede anche che l'Orchestra del'Accademia con il suo direttore, sia ospitata, da Lei, a San Pietroburgo?
La faccenda non è di poco conto, ed una qualche spiegazione la meriterebbe, anche se dubitiamo che arrivi dai diretti interessati.
Proviamo, intanto, a formulare qualche ipotesi, la principale delle quali può essere ricondotta ai costi dell'uno e dell'altro complesso. Ameremmo sapere se una tournée dell'Orchestra del Mariinsky a Roma, costa all'incirca quanto costerebbe una dell'Accademia di Santa Cecilia a San Pietroburgo. Sarebbe interessante, se così fosse, per valutare se lo stesso appeal che ha l'Orchestra di San Pietroburgo nell'Europa occidentale, l'ha quella dell'Accademia in Russia; se i costi, quali che siano, non sono coperti interamente dalle rispettive istituzioni, ma anche da sponsor e da interventi governativi; e perchè, con criterio di reciprocità, non si procede a scambi di 'tournée' fra le due orchestre.
Perchè se persistesse tale situazione, senza spiegazione di sorta, uno potrebbe pensare anche ad altre ragioni, magari di 'agenzie', che in questi casi hanno un gran peso.
Ad esempio, Gergiev è rappresentato dalla Columbia, Pappano da IMG, che rappresenta anche Temirkanov, divenuto direttore 'onorario' dell'Accademia, il quale , pure lui, ogni volta che viene a Roma, viene sempre per due settimane - come fa anche Gergiev. L'Orchestra di Santa Cecilia a quale agenzia si appoggia? A quella di Pappano ( IMG) visto che senza di lui la nostra orchestra non compie tournée all'estero, salvo rarissime occasioni, dovute a cause di forza maggiore ( impegni londinesi di Pappano?), o ad altra, o non ha agenzia?
L'Orchestra del Mariinsky, diretta da Gergiev, è rappresentata in Italia dell'Agenzia di Baldrighi. Perchè l'Accademia non fa altrettanto, affidandosi allo stesso Baldrighi ( dal quale prende parecchi artisti, alcuni anche tutti gli anni, come il violinista Kavakos, tanto per citare il nome più ricorrente); questo potrebbe facilitare uno scambio di tournée, sempre che non vi siano altre ragioni per non favorirlo e promuoverlo.
Chi sa ci aiuti a capire.
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