L'allarme lo ha lanciato il superquotato sovrintendente Nicola Sani, quando ha dichiarato di aver fatto ogni sforzo, senza riuscire a far rientrare la fronda dei possibili licenziati. O accettano la condizioni prospettate - ha detto Sani - o il Comunale di Bologna rischia il commissariamento, se non anche il fallimento. Un barlume di speranza l'ha acceso l'assessore alla cultura ( c'è sempre qualche magagna nelle leggi che permette di fare favori agli amici . Franceschini potrebbee ripristinare il codicillo che gli consentirebbe in casi particolari di destinare al teatro in difficoltà, un finanziamento supplementare pari agli introiti che il teatro è stato in grado di procurarsi da solo, attraverso sponsor e mecenati).
Sorte abbastanza simile all'Opera di Firenze, dove il sovrintendente Bianchi aveva detto che poteva chiudere la trattativa e riprendere il normale cammino entro ventiquattrore. Ma i dipendenti licenziati, per i quali tuttavia erano già aperte le porte degli Uffizi, per accoglierli, non avrebbero accettato. Dunque anche a Firenze commissariamento o fallimento. Commissariamento affidato allo stesso Bianchi che del teatro fiorentino, prima di essere nominato sovrintendente, era stato commissario. Oppure anche a Firenze lo stesso salvataggio prospettato dall'assessore bolognese, con il favore di Franceschini ( potrebbe Franceschini non fare un favore al premier, dando una mano al teatro della sua città, mentre gli sussurra nell'orecchio. Matteo stai sereno?).
In caso di commissariamento, naturalmente, occorre pensare ai commissari nell'uno come nell'altro caso. E nell'uno come nell'altro caso non potrebbe certo essere il commissario salvatore d'Italia, Carlo Fuortes.
Come a Verona, dove il ministro ha già deciso: proroga dell'incarico a Fuortes, con l'avallo di Tosi, fino a quando il risanamento non sarà andato in porto. Con un vantaggio per la Fondazione Arena: risparmio del compenso al sovrintendente che, nel caso di Girondini, era il più alto dì'Italia. Il che vuol dire che se il commissariamento di Fuortes dovesse andare avanti per qualche anno, il risparmio sarà di almeno 240.000 Euro per anno - che non è poca cosa - perché quei soldi Fuortes li prende già dall'Opera di Roma.
Poi, forse Tosi, se resterà lui a reggere la città - ma anche se dovesse succedergli la sua compagna nella vita - rinominerà il suo fedelissimo Girondini: così il risparmio andrà in fumo, e forse l'Arena dovrà essere nuovamente commissariata.
Perchè se si mette allo stesso posto di responsabilità quella stessa persona che ha combinato il disastro protrattosi per anni, vuol dire che si ha la 'capa tosta'. Intendiamo Tosi.
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