La sua incapacità ad amministrare, come anche a parlare e star zitta, ma soprattutto a parlare, Virginia Raggi l'ha dimostrata alcuni giorni fa con quella esilarante e per certi aspetti anche inquietante intervista a Mario Calabresi, direttore di Repubblica, nella quale ha dichiarato apertamente: "Non sono perfetta in tutto (anzi non lo sono in nulla e presto me ne andrò, perchè); sono incapace a cambiare Roma". E, di conseguenza, c'è da attendersi e da augurarsi che presto segua l'esempio di Marino, nell'abbandonare il Campidoglio - anche se questo non l'ha detto con la stessa chiarezza con la quale ha dichiarato la sua incapacità ad amministrare la città che l'ha eletta a stragrande maggioranza sindaco, già quattro mesi fa.
L'unico a cui, necessità fa virtù, per non dichiarare fallimento su tutta la linea - l'unico a cui la Raggi sembra lavori bene, con la sua macchina da guerra - una squadra fortissimi! - è il comico Grillo, afflitto anche da sopraggiunta cecità al punto da non vedere che Roma, frigoriferi a parte, è sporca come prima se non di più.
Qualche ora fa la Raggi s'è presentata - ma il mondo intero avrebbe volentieri fatto a meno di vederla ed ascoltarla - alla inaugurazione della cosiddetta 'Nuvola' dell'EUR, progettata da Fuksas, trasmessa in diretta da Rai 1 ( quando ci si mette pure la Rai, con il suo solito copione di incapacità a gestire certi avvenimenti e le insulse banalità che stanno diventando la sua cifra informativa - passando sopra i vari incidenti) - ed ha fatto il suo insulso discorsetto, nel quale una dopo l'altra ha detto cose che non doveva dire e che comunque non erano adatte all'occasione. Ha puntato sulla 'trasparenza' che è la parola d'ordine di chi non sapendo amministrare - come la Raggi va dimostrando ogni giorno - si giustifica con la trasparenza che imporne tempi lunghi ed esami approfonditi, prima di ogni decisione.
E, nel frattempo, Roma è più disastrata di quando l'hanno presa i 'Cinque stelle' che l'avrebbero rivoltata come un calzino - anzi loro dicevano che l'avrebbero aperta come una scatola di tonno, per far vedere da vicino a tutti il contenuto. Come se nessuno sapesse del malaffare che per anni e decenni ha governato quest città e non vedeva l'ora che finalmente arrivasse una nuova classe politica capace di governarla. Poveri illusi!
Beh, la Raggi che Roma non sa o non riesce a governarla - non sa e non riesce, ambedue le cose - si presenta alla inaugurazione di una grande opera architettonica, di cui lei non ha merito alcuno (anzi fosse stata Lei al governo della città ne avrebbe subito bocciato il progetto, come del resto ha fatto per le Olimpiadi) e spara a zero contro i tempi lunghi e i molti soldi pubblici spesi. Fischi sonori e lunghi sono partiti dalla platea all'indirizzo dell'incapace ed inopportuna sindaca, la quale imperterrita ha continuato nel suo fervorino edificante.
Poi, tagliato il nastro, quasi certamente avrà dovuto cercarsi un taxi per tornare a casa, perché dopo quel suo discorsetto, non avrà trovato ad attenderla neanche la macchina di servizio, perché anche quella, pur assegnatale, non se la merita chi dice quelle cose fuori luogo, come ha fatto Lei.
Accertato che non sa nè parlare nè star zitta, sapesse almeno amministrare e cominciasse a farlo finalmente, dopo quattro mesi... almeno per non smentire il suo capo, comico.
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