lunedì 30 giugno 2025

Povero La Russa. bacchettato da Calenda. A proposito della partecipazione al Pride di Budapest ( da La Repubblica). Nostro commento

 

PRESENTAZIONE DEL LIBRO LA DESTRA DI GOVERNO© IMAGOECONOMICA

Il Pride di Budapest diventa occasione anche di un botta e risposta sui martiri della rivoluzione ungherese del 1956. È Ignazio La Russa ad attaccare gli esponenti del centrosinistra che ieri hanno sfilato alla parata per i diritti LgtbqiA+: avranno portato almeno un fiore agli eroi anticomunisti?. Non si fa attendere la replica di Carlo Calenda: “Ti è andata male. Sono andato a rendere omaggio”.

"Chissà se qualcuno dei politici italiani presenti in questi giorni in Ungheria, asseritamente in difesa della libertà di espressione, si sarà ricordato di portare almeno un fiore ai martiri che nel 1956 diedero la vita per la libertà senza aggettivi contro i carri armati comunisti. Chissà". Questo il commento postato sui social dal presidente del Senato.

"Caro Ignazio La Russa, ti è andata male. Sono andato a rendere omaggio al monumento ai martiri del '56 prima del Pride. Ritenta. Magari dopo che avrai buttato la statua di Mussolini. Lezioni su anti autoritarismo da te anche no". Così scrive su X Carlo Calenda, leader di Azione, replicando al presidente del Senato Ignazio La Russa.


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Parla proprio lui che, esattamente come ha sempre fatto la sua consorella Giorgia, ogni anno, alla Festa del 25 aprile, Festa della Liberazione dal Nazifascismo, ha trovato modo di non parteciparvi, andandosene altrove, e di non dire neanche una parola di condanna del fascismo. 

                                                                                             (Pietro Acquafredda)

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