Addio al maestro Alfred Brendel, icona della musica e di Trame Sonore a Mantova

Aveva rinunciato con sofferenza alla partecipazione dell’edizione 2025 di Trame Sonore, che per lui era un «sogno» in cui la «sorpresa dei nuovi talenti» si fondeva con la scoperta di «repertori originali» e con il godimento delle «molteplici bellezze di Mantova», come aveva sottolineato nella lettera spedita alla città gonzaghesca per comunicare al pubblico la sua assenza. È morto a Londra, all’età di 94 anni, Alfred Brendel, ritenuto uno dei più grandi pianisti del Novecento, dal 2017 “guest of honour” (ospite d’onore, ndr) di Trame Sonore.
Carriera e contributi
Nato nel 1931 in Moravia, fu musicista – memorabili le sue interpretazioni di Beethoven, Schubert e Mozart – poeta, saggista e intellettuale raffinato. Dopo aver iniziato a suonare quasi da autodidatta, conquistò la fama dall’inizio degli anni ’70 sulla scena concertistica londinese. Chiuse la carriera con un indimenticabile concerto d’addio nel 2008 al Musikverein di Vienna, uno dei templi della musica classica. Da una decina di anni frequentava il Festival di Trame Sonore, ed è stato ospite di Festivaletteratura.
Il ricordo di Fabiano
«Sono disorientato e affranto come raramente succede nella vita – confessa Carlo Fabiano, direttore artistico di Oficina Ocm, fondatore e Konzertmeister dell’Orchestra da camera di Mantova, dopo la notizia della scomparsa di Brendel – Il maestro è stato uno degli elementi fondanti dell’esperienza di Trame Sonore, e un mio faro dal punto di vista culturale. Oltre che un grande intellettuale del ’900, che ci ha donato la sua presenza per tanti anni insegnandoci ad abbattere i confini tra i linguaggi dell’arte e pensando alla musica come veicolo di civiltà».
L’eccezione mantovana
Brendel aveva firmato di suo pugno per la Gazzetta un testo, pubblicato sull’inserto del 24 maggio del giornale, dedicato alla manifestazione mantovana di musica strumentale. «Nella mia lunga vita – aveva scritto, in quello che, oggi, assume i contorni di un addio – non mi sono mai legato ad un’iniziativa o un’istituzione: nel mondo mi considero ospite di passaggio, indipendente nelle convinzioni e nel giudizio. Sono felice che Trame Sonore rappresenti l’eccezione. Ad ogni edizione, si rinnova l’entusiasmo e lo stupore per la qualità che fanno di questo festival una realtà assolutamente unica».
Qui sotto il testo integrale.

La lettera di Brendel
«Cari amici e musicisti di Trame Sonore, con grande rincrescimento devo rinunciare al sogno di essere con voi tutti a Mantova a partire da oggi. Negli ultimi mesi è stato fatto tutto il possibile per la mia salute, ma purtroppo è arrivata la conferma che non mi è permesso viaggiare attualmente.
Potete immaginare quanto fossi impaziente di ravvivare una partecipazione che mi sta molto a cuore sin dal 2017, allorché Carlo Fabiano ha fatto a me l’onore del primo invito come “guest of honour”. Ricordo bene quando proprio questa prospettiva era il faro che illuminava l’orizzonte durante la pandemia, e con quale gioia sono tornato ogni anno per condividere la bellezza dei suoni e dei luoghi.
L’incontro con tanti colleghi che stimo, la possibilità di esplorare la loro interpretazione di molti capolavori e di scoprire repertori originali, la sorpresa dei nuovi talenti e il rinnovare la conoscenza delle molteplici bellezze di Mantova, hanno arricchito profondamente la mia vita quando pensavo di aver già ricevuto più che abbastanza dalla musica, dall'arte, e dall'amicizia.
Mi mancheranno i saluti reciproci davanti a un caffè nella nostra amata piazza Sordello, o l'ascolto dei luminosi concerti nelle acustiche differenziate di Palazzo Ducale, per non parlare dell'ambiente ideale della Rotonda e del sempre stupendo Teatro Bibiena.
Eppure, non posso essere triste, né invidioso: piuttosto, vorrei esprimere ancora una volta la mia ammirazione per coloro che hanno creato questa avventura, la mia gratitudine nei confronti di chi la sostiene, e la mia felicità per averne fatto parte sinora. Con gli auguri per un meraviglioso festival, che merita di diffondere il suo successo in tutta Mantova e oltre, ricevete i miei più calorosi saluti».
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