Correva l'anno 1986, l'anno precedente o forse appena prima, Jack Lang, ministro della cultura di Francia aveva inventato la Festa della Musica nel solstizio d'estate, da celebrarsi il 21 giugno.
Noi proprio quell'anno avevamo fatto un lungo viaggio in Canada per visitare i luoghi 'gouldiani', perchè quella nazione, con un anno di ritardo rispetto al resto del mondo che lo aveva fatto nell'anniversario della nascita della divina trinità musicale: Bach, Haendel e Scarlatti D. festeggiava l'Anno della musica canadese. Al nostro ritorno, era più o meno maggio, piuttosto verso la fine, Lucia De Laurentis e Claudia Caldera, rispettivamente dirigente Rai e regista nella stessa azienda, erano riuscite ad ottenere dall'allora direttore di Rai Tre, la celebrazione italiana, ma in tv, della Festa della Musica, inventata da Lang.
Erano i tempi della nostra direzione di Piano Time - la famosa rivista di musica, lo ricordiamo a chi ha memoria corta - e proprio a seguito di tale incarico Rai Tre ci aveva fatto presentare concerti ed altro. Nel frattempo si era instaurata una fruttuosa collaborazione fra la giovane rete tv pubblica, e la nostra rivista, tanto che fra le due erano in atto scambi pubblicitari non da poco.
Lucia De Laurentis ci interpellò per coinvolgerci nel progetto della Festa della Musica in tv. Naturalmente accettammo con entusiasmo e ci mettemmo con lei e Claudia Caldera ad elaborare una possibile scaletta della trasmissione che avrebbe occupato l'intera serata di Rai Tre del 21 di giugno: inizio verso le 21, chiusura a mezzanotte.
Si scelse anche il set per la diretta tv, nientemeno che i giardini e la loggia posteriore di Villa Medici, sede dell'Accademia di Francia, diretta allora da Drot, e dove muoveva i primi passi la giovane Monique Veaute.
Lucia De Laurentis e Claudia Caldera pensarono subito ad una figura femminile da mettere alla conduzione della lunga serata, in coppia con me. La loro scelta cadde proprio su Lea Massari, attrice di classe - persona e personalità 'altre', imparagonabile alle tante attricette 'canottate' cui oggi affidano in tv qualunque cosa, senza che abbiano 'arte e parte'.
Lea Massari si prese qualche giorno di tempo, ma poi non accettò la proposta, si sentiva troppo estranea al mondo che avrebbe dovuto con me illustrare. E allora, scartata la ricerca di un'altra figura femminile, per i tempi orami ristretti, la scelta cadde sul giovanissimo e già bravo 'mitraglietta', che mostrava 'tanta voglia di crescere', Enrico Mentana.
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