Il sangue "apparso" sulle guance della Madonna di Trevignano analizzato dal genetista Emiliano Giardina appartiene solo a Gisella Cardia. Nessun miracolo, dunque. La donna, indagata per truffa, avrebbe simulato il pianto insanguinato sul volto della statuina col velo bianco. La perizia mette la parola fine alla vicenda che andava avanti da anni, grazie anche all'ostinazione di diversi adepti della presunta veggente, che ogni anno affollavano il paesino alla porte di Roma in attesa di un segno divino.
Le analisi
Giardina ha analizzato la statua della Madonna e un quadro del Cristo attribuiti a Gisella Cardia, comparandone i risultati con i campioni prelevati agli indagati. Il risultato è stato un match totale con il Dna della sedicente veggente. Effettuata anche una Tac sui due oggetti per verificare l’eventuale presenza di congegni nascosti in grado di simulare fenomeni soprannaturali. Responso negativo, il "miracolo" è stato solo una suggestione. La donna rischia adesso un rinvio a giudizio con l'accusa di truffa aggravata.
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