mercoledì 11 luglio 2018

Il condottiero Matteo da Giussano-Salvini che muove lancia in resta contro migranti e rom, non partecipa alla guerra contro ruberie e privilegi dei politici: gli è si spuntata la lancia

Siamo sinceramente ed umanamente preoccupati dei destini futuri di Matteo da Giussano-Salvini. Che ne sarà di lui dopo che in qualche maniera sarà riuscito a frenare l'arrivo di migranti dall'Africa in Italia, frontiera d'Europa? Dopo aver chiuso i porti alle navi che trasportano migranti, e bollate quelle delle ong che salvano naufraghi come fiancheggiatrici degli scafisti, che farà ora che già nel governo presieduto dal ragionier Conte, per l'emergenza migranti, appaiono le prime crepe? Affonderà direttamente le navi, senza guardare alla nazionalità, per non creare nuove divergenze con il suo collega di governo  Toninelli?  Ovvio, e sia detto sena ironia,  che stiamo parlando di grandi statisti che l'Italia neppure si merita.

 Matteo da Giussano-Salvini dopo i migranti, anzi gli scafisti -  il vero obiettivo della sua guerra, perché - come dice spesso - "da padre, i migranti regolari sono miei fratelli e mie sorelle" - combatterà la sua guerra contro i rom, l'ha promesso; ed anche in quel caso combatterà con tutte le sue forze, magari anche bruciando ed abbattendo interi campi per  far capire loro che devono andare altrove, in altri paesi, perché qui non c'è posto per loro. Anche per loro direbbe, come per i migranti, che lui : 'da padre i rom regolari sono miei fratelli e sorelle'?

Ma poi si dovrebbe occupare anche di ordine pubblico. O non rientra nelle competenze del ministro Matteo da Giussano-Salvini? Perché la percezione che i cittadini hanno, a seguito dei numerosi episodi di piccola delinquenza soprattutto, è quella dell'insicurezza. Ma arriverà a risolvere anche questa emergenza?

 Intanto  nella lotta contro i politici ladroni, profittatori, privilegiati e spendaccioni intrapresa dai suoi soci di governo, e da Fico in testa, lui si è sfilato, dichiarando che la lancia gli si è spezzata.

 Sui vitalizi Matteo da Giussano-Salvini non se la sente di combattere. Dichiara di voler rivedere regole, leggi trattati anche internazionali, ma poi sugli scandalosi vitalizi - il loro ricalcolo - dichiara di 'temere ricorsi', fiancheggiando la costituzionalista di fama internazionale, Casellati, Presidente del Senato, Matteo da Giussano-Salvini contro quella carovana di malandati ex parlamentari non se la sente di muovere il suo esercito.

E, intanto, cresce - secondo i sondaggi -   il numero di coloro i quali dichiarano che lo voterebbero, se ci fossero oggi le elezioni. E sono - sarebbero - quasi il doppio di coloro che lo hanno votato alle passate Politiche.

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