Il nuovo organo informativo di partito e di governo - 'La verità' di Maurizio Belpietro - ha dato voce al filosofo Davide Casaleggio ed alla sua rivoluzione democratica, tempo qualche lustro ancora, e perciò non così lontana.
Il neo filosofo, addottorato presso l'università paterna, con srl annessa, ha fatto mettere nero su bianco a Belpietro la rivoluzione che la piattaforma Rousseau sta compiendo e che porterà a compimento in breve tempo. il passaggio dalla democrazia rappresentativa alla democrazia diretta. E per questo che tutti gli eletti pentastellati sono tenuti a finanziare mensilmente detta piattaforma che renderà non solo il nostro paese ma tutto il mondo più democratico, e a misura di cittadino.
Il quale, come già Rousseau sta sperimentando, decide senza intermediari e rappresentanti ciò che vuole per sè, per il suo bene (per ora , intanto, per il bene di Rousseau e della Casaleggio Associati).
A quel punto le due Camere italiane di rappresentanti non serviranno più, con un enorme risparmio non solo sui vitalizi ma anche sui compensi degli eletti nel corso della loro attività parlamentare. Di conseguenza elezioni, campagne elettorali, con tutte le spese che le une e le altre comportano, addio.
Dicevamo che Rousseau ha già sperimentato tale forma di democrazia diretta più efficace, più veloce, più chiara. Lo ha fatto ad esempio nel caso della elezione dei membri del CDA Rai. Rousseau ha presentato la lista dei probabili candidati - tale lista aveva già superato l'esame impietoso del filosofo Casaleggio - e i cittadini abilitati all'uso della piattafoma (anche questo problema è stato risolto dal filosofo. quello cioè di esaminare e autorizzare i cittadini idonei a votare sulla piattaforma)si sono espressi. In totale 4-5000 votanti hanno dato il loro parere vincolante e la candidata prescelta è stata votata in Parlamento. Ecco il ruolo futuro del Parlamento, un parlamento ristrettissimo:dar corpo e forma a leggi e disposizioni che la piattaforma avrà votato. Basta per questo un ristretto consesso di tecnici, salvo che i futuri governanti, anch'essi eletti dalla piattaforma, non abbiano per ragioni profonde, a ricusare le loro conclusioni. In democrazia uno vale uno, ma non tutti i numeri sono attendibili.
Dall'interno degli eletti pentastellati si è già levata una voce e non per attaccamento alla poltrona, bensì per dar corpo alla futura riforma. Perchè allora non abbiamo votato l'abolizione - o il ridimensionamento numerico e giuridico - del Senato voluto dalla riforma Renzi? Perchè quella riforma era incompiuta: ambedue i rami del Parlamento vanno aboliti - ha risposto subitamente il filosofo, raccogliendo la voce di Rousseau.
Qualcuno si è rivolto a Fico, presidente pentastellato della Camera dei Deputati, perchè difenda l'istituzione; e lo stesso Di Maio, nella sua veste di vice premier - facente funzione di premier - ha detto alla truppa: spetta a noi dimostrate che il Parlamento serve.
Un altro parlamentare pentastellato, cogliendo al volo ed alla lettera il suggerimento di Rousseau, non si è ancora mai presentato in Parlamento e continua nel suo lavoro professionale di velista. Io svolgo - ha spiegato - il mio lavoro di parlamentare in mare.
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