martedì 24 luglio 2018

Il nuovo vertice Rai se lo spartiscono a metà Lega e Cinquestelle, ma i candidati dell'una non piacciono agli altri; e tutti e due hanno pesanti problemi di incompatibilità

I nomi già noti, espressi da Lega e Cinquestelle, e cioè la Binachi Clerici per la presidenza, e Salini per la direzione generale, quasi ceratmente- scommettiamo? - ce la faranno, perchè i veti incrociati saranno superati dalle reciproche convenienze.
La Bianchi Clerici, nel Cda Rai ai tempi di Berlusconi, è nota per il caso Meocci e per l'irrealizzato film sul Barbarossa, fortemente voluto da Bossi, altro intellettuale nordista ora in disgrazia assoluta ma in Palamento per premettergli una  vecchiaia decorosa. La soldatessa della lega fu condannata per  la nomina di Meocci e dovette risarcire lo Stato, dopo la sentenza della Corte dei Conti. Ora Salvini la vuole alla presidenza della Rai, una presidente di garanzia, come del resto , l'ha voluta anche lui, la Casellati alla presidenza del Senato come, presidente di garanzia per Berlusconi.

 La Bianchi  Clerici non piace ai Cinquestelle, i quali però, volendo rendere pan per focaccia a Salvini, vogliono alla direzione generale Salini, il quale ha il suo bel guaio. E' direttore della società di produzione della Ercolani,  che ha tuttora in piedi alcuni contratti con la Rai: che si fa? Niente paura passeranno tutti e due, dovremo tenerceli anche se saranno ancora un altro schifo del nuovo governo.

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