Con l'apertura della porta 'pesarese' affidata come sempre alla 'papessa' di fede rossiniana, Natalia Aspesi, che dalla prima edizione non ne ha mancata una, anche per presenziare alla tradizionale apertura della porta dedicata, la 36° edizione del ROF può cominciare.
Molte le novità di questa edizione, secondo la Aspesi, riconosciuta 'papessa' anche del giornalismo italiano.
L'inaugurazione, che Lei ha visto all'anteprima, è con un titolo poco frequentato di Rossini, La donna del lago' - che nel suo giornale, La repubblica, è diventata 'ragazza' - già presentata a Pesaro, la prima volta molti anni fa (anni Ottanta), e che segnò la fulminea ascesa del podio di Maurizio Pollini e l'altrettanto fulminea ridiscesa. Quest'anno tutta un'altra musica, perchè sul podio non c'è Pollini, ma Michele Mariotti, volto nuovo in quel di Pesaro che a detta di Carlo Fuortes, suggeritore della Aspesi ed uno che di direttori se ne intende, è il 'primo dei giovani direttori' (forse voleva dire il 'numero uno'). Che, prima di dirigere a Pesaro, ha diretto alla Scala e poi è diventato stabile a Bologna, da dove si porta a Pesaro anche l'orchestra, per la gioia di papà Gianfranco, 'unico caso in Italia di un sovrintendente che è al timone del festival dall'inizio'. Una permanenza che per la Aspesi suona titolo di merito, per noi no, perchè pensiamo che dopo 37 primavere aggiunte a quelle sue anagrafiche precedenti, sarebbe ora che mollasse il timone, magari diventando presidente 'onorario a vita' della Fondazione che governa il festival, e nella quale da quest'anno è entrata anche Federica Tittarelli, naturalizzata romana, ma pesarese d'origine, nella cui villa di famiglia - come ci informa puntualmente la Aspesi, dandoci notizia della novità, si è svolta una sontuosa cena, alla fine della recita ( quest'anno anche la villa degli 'hermes' di Pesaro, i Ratti, ha ospitato un secondo ricevimento).
Lo spettacolo affidato a quel diavoletto di Damiano Michieletto, era di 'altissimo livello'- come ha suggerito alla Aspesi un altro che se ne intende, Alessio Vlad, in missione 'artistica' a Pesaro con Fuortes (la presenza della coppia dell'Opera di Roma in missione a Pesaro ci fa venire in mente un'altra gloriosa (?) missione, raccontataci da Valerio Cappelli sul 'Corriere', quella di Catello De Martino, inglorioso(!) sovrintendente dell'Opera, al Concerto di Capodanno a Vienna, qualche anno fa) forse per ingaggiare per le prossime stagioni il 'primo dei giovani direttori', l'ancora giovane Mariotti, magari in compagnia di sua moglie, cantante russa ormai celebre ('molto carina, con vitino di vespa e gambe perfette, voce sexy, disinvoltura ed ironia di attrice, è ormai una grande star', parola di Natalia ) conosciuta proprio in un festival pesarese, Olga Peretyatko, la cui presenza a Pesaro non poteva sfuggire all'occhio acuto della Aspesi che, anche per questo, ha dovuto citare il secondo titolo in cartellone e cioè Il Turco in Italia, visto anche questo secondo in anteprima.
Chiude il reportage la Aspesi con un 'ultima notizia che ci procura grande piacere, e cioè che "quest'anno, malgrado la drammatica situazione internazionale, sono aumentati gli spettatori, soprattutto stranieri". E se il buon giorno si vede dal mattino, che scriverà a chiusura del festival?
Nessun commento:
Posta un commento