La storia del tredicenne aveva commosso tutti- in Italia si è sempre disposti a commuoversi di fronte a storie come quella del piccolo egiziano che si era imbarcato su una carretta del mare, portando con sé solo un certificato medico con la diagnosi della grave malattia del fratellino restato a casa e bisognoso di cure sofisticate che la famiglia non poteva pagare e che in Egitto non avrebbero forse saputo somministrargli.
Diciamo 'forse', perché dopo che in Italia era stato tutto predisposto perché il fratellino dell'eroico migrante venisse accolto, e con lui anche i suoi genitori, e curato a Firenze, arriva una incomprensibile risposta dall'Egitto, forse - diciamo ancora forse - in relazione al caso Regeni tuttora aperto, tuttora inspiegabile.
Il bambino sta meglio, molto meglio, al punto che non è necessario venga in Italia a farsi curare, anche perché - fanno sapere le autorità egiziane - le cure di cui ha bisogno gliele può assicurare anche la sanità egiziana.
Si tratta di un vero e proprio miracolo anche per i tempi della guarigione: un bambino affetto da una grave malattia che improvvisamente guarisce ed è fuori pericolo. Se miracolo c'è stato non c'è che da ringraziare il buon Dio, se invece il miracolo non c'è stato, di un nuovo gravissimo reato si macchierebbe l'autorità egiziana che, per difendere la sua normalità (?) non si cura di sacrificare la salute e la vita stessa di un bambino.
E poi un rifiuto n.2 che vede protagonisti l'Unione Europea, la Apple e l'Irlanda. La UE ha stabilito che la Apple ha evaso, fino ad oggi, al fisco irlandese, la bella cifra di 13 miliardi di Euro. una montagna di soldi che potrebbero creare problemi anche al colosso americano, il quale prontamente s'è fatto sentire e difeso. Ma la cosa ancor più strana - perchè la difesa della Apple era del tutto prevedibile - è che l'Irlanda non vuole quei miliardi che le spetterebbero, nonostante che alcuni anni fa abbia chiesto all'Europa una settantina di miliardi per non fallire. E perciò adesso un conflitto si apre fra la UE che vuole regole uguali in tutte i paesi dell'Unione, e l'Irlanda che per tenersi il colosso americano (ed anche altri colossi industriali) pratica un regime fiscale direttamente concorrenziale con tutti gli altri paesi dell'Unione. L'Irlanda si rifiuta di esigere dalla Apple quei miliardi di Euro e decide di ricorrere contro la decisione UE. Insomma fatevi i c... vostri, che ai nostri vogliamo pensarci noi e soltanto noi.
Nessun commento:
Posta un commento